Cerca nel blog

sabato 16 gennaio 2010

Il Laurin ha un secolo, la festa dura un anno fra concerti, cene e arte

Alto Adige — 15 gennaio 2010 pagina 28 sezione: AGENDA

BOLZANO. Il famoso Cappellaio matto della favola “Alice nel paese delle meraviglie”, tornerebbe di colpo savio. Per il Parkhotel Laurin, il 2010 non vedrà alcun giorno definibile come “non compleanno”, ma invece tanti giorni per festeggiarne uno, di compleanno. L’occasione, del resto, è di quelle storiche: si festeggiano i 100 anni di vita e le celebrazioni non si ridurranno a un singolo fuoco d’artificio, ma si protrarranno per dodici mesi coinvolgendo gran parte del mondo della cultura altoatesina d’alto livello. Su tutti, senza voler fare graduatorie di merito, spicca il maestro dell’Orchestra Haydn, Gustav Kuhn, abituato del resto a stare sul podio: dal 4 all’8 dicembre, infatti, l’Orchestra Haydn darà vita a un ciclo di concerti di Beethoven, che saranno seguiti da una cena prelibata (82 euro a persona il costo), e i concerti verranno poi incisi su un cd celebrativo. Che non sarà il solo cd, peraltro, legato ai cent’anni del Laurin: ci sarà infatti un altro cd, dedicato a Re Laurino e alle Dolomiti, intitolato “Dj Kuhn im Rosengarten”, e sarà inciso dal maestro Kuhn con l’etichetta “Col Legno” e presentato il 12 marzo, naturalmente al Laurin. Il clou della festa, però, è fissato per il 28 agosto (giorno peraltri vicino a quello d’inaugurazione dell’albergo nel 1910, che fu il 15 agosto), nel parco dell’hotel dove, dalle ore 20.30, un concerto incentrato sulle musiche di Rossini e Puccini e sulle canzoni napoletane scandirà le portate di una cena davvero fuori dal comune (150 euro il costo a persona). Altro grande cerimoniere nelle feste, poi, sarà un altro grande personaggio altoatesino: Reinhold Messner, che curerà personalmente la realizzazione di alcuni video incentrati sul patrimonio culturale dolomitico. Poi sarà creata l’estempornea “Laurin suite@Paradeis”: nel giardino della tenuta di Alois Lageder a Magrè, l’artista altoatesina Claudia Barcheri creerà una suite di 60 m³ immersa nella natura e abbellita dai mobili originari del primo Laurin, stile Belle Epoque. Stile? E allora arte: la sinergia con il Museion porterà lo stile moderno nel parco dell’albergo e Jacopo Candotti, Christian Kaufmann e Sonia Leimer, artisti locali, creeranno “Open space”, rielaborazione scultorea della vita dell’albergo con creazione di opere installate nel parco. Ancora, partnership con la facoltà di design della Lub, l’università bolzanina, che attraverso i suoi migliori studenti rielaborerà il rapporto dell’albergo con l’esterno e creerà workshop sulle attività alberghiere. Il Laurin, poi, nel suo Laurin Bar da anni ospita musica jazz e quindi spazio ancora al jazz e al classico aperitivo. “All that jazz” proporrà una rivisitazione musicale attraverso appuntamenti di prestigio affiancati alle esibizioni speciali legate al “Jazz festival Alto Adige”, poi il giovedì arriva “Six to nine”, aperitivo lungo a base di stuzzichini e cocktail. Non manca, inoltre, un occhiolino alla fortuna con il concorso “Lucky at Laurin”, dei gratta e vinci con in palio 10.000 premi tra bevande, cene, libri d’arte e pernottamenti. E il palato? Lo chef del ristorante, Egon Heiss, ha rispolverato l’antico ricettario del 1910 scritto da Helgi Staffler, ne ha fatto proprie le basi e ne ha reinterpretato le classiche pietanze tradizionali; chi le ordinerà riceverà copia della ricetta originale e della sua versione rivisitata. Spazio pure al cinema con l’aiuto del Filmclub, che trasformerà il parco del Laurin in una sala all’aperto dove saranno proiettati film di alto profilo, alla presenza di attori e registi. Giovani musicisti, infine, saranno coinvolti dal Conservatorio Monteverdi in matinèe all’insegna della musica da camera e il festival Transart porterà diversi spettacoli sul palco nell’albergo di via Laurino. - Alan Conti

2 commenti:

  1. Mi piace l'idea del Cappellaio matto.... FENOMENO!!!
    Buon non compleanno a me, a te!!! http://www.youtube.com/watch?v=CNJ62oQxIck

    RispondiElimina
  2. Grazie mille...ogni tanto mi scappa qualche metafora fuori controllo ;)

    RispondiElimina