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martedì 23 marzo 2010

http://www.upload.bz.it/it/news/quando-il-contorno-puo-fare-la-differenza.htm

Arrivano dalla Gran Bretagna e faranno davvero rumore perché il nome è di quelli che catturano l’attenzione degli appassionati. Loro sono i Rue Royale, attesi giovedì sera alle 21 al “Time Out” di Bressanone nell’ambito di “Upload Südtirol Tour”, che giunge cos’ alla sua seconda tappa. D’accordo, headliner di grido, musica di alto profilo, ma quello che ci interessa in questa pagina è il contorno. Gli eventi di “Waiting 4 Upload”, infatti, corrono sul binario parallelo delle band affermate e di quelle in rampa di lancio in lizza nel contest. A sfilare sul palco del “Time Out”, per il secondo binario, troveremo Max von Milland, Fallancy Lens e Patrick&Co. Gioca in casa Max Von Milland, nato e cresciuta nella città brissinese. Un cantautore che si ispira dichiaratamente a mostri sacri come Jack Johnson, Kings of Leon o i Beatles. "L’obiettivo è di fare un incantesimo sugli ascoltatori e rapire il loro cuore per qualche secondo, tenerlo in mano e altrettanto velocemente lasciarlo scivolare via". Una scelta particolare di Max è quella della lingua con cui scrive le canzoni: il tedesco. "La madrelingua è l’unica che può esprimere in modo così preciso e chiaro quello che si ha dentro, c’è poco da fare". Meglio così, perché il tedesco che esce da alcuni suoi brani, come “Woher I eigentlich kimm” iscritto al concorso, è davvero melodioso e dolce. Un brano, però, che forse interpreta troppo radicalmente la volontà di rapire l’ascoltatore solo per qualche secondo e presenta una durata volutamente ermetica. Sul palco del “Time Out” l’occasione per conoscere meglio e più a fondo la sua musica. Il progetto Fallacy Lens, invece, è tutto concentrato nella persona di Johannes Niederhauser che fa danzare la propria voce sulle corde della chitarra e scrive, logicamente, i propri pezzi. Il brano con cui Johannes si è iscritto al concorso si intitola “Our Innocence” e porta l’ascoltatore a passeggiare su una melodia delicata, sostenuto da un curato bilanciamento vocale. Il suo percorso è sintetizzato in una frase significativa: "Con una chitarra da bambino suona le note che ami, canta le parole che vivi e scrivi le canzoni che la tua vita ha scritto per te". Una citazione che rivela una certa profondità di spirito che Fallacy Lens cercherà di portare tutta sul palco di Bressanone. Che la serata sia completamente dedicata al cantautorato delicato e di qualità lo dimostra, infine, anche la scelta di far esibire Patrick&co. Lui è Patrick Strobl, poliedrica voce che ha saltellato tra band di vari generi come Reggae, Metal, Ska, Folk, Blues e via cantando. La sua opera da solista, però, è più riflessiva e incentrata su immagini visive e oniriche. Ecco, quindi, che “Can you see your life ending” suggerisce immagini di un’America ampia e selvaggia, un’Arizona della malinconia. Un tocco morbido e che affascina.

Da notare che proprio Max von Milland e Patrick Strobl sono stati tra gli artisti più amati dal giudizio di Andrea Maffei nei suoi commenti. Del primo ha apprezzato "la dolcezza del canto e del suono, così come il coraggio di cantare nella propria lingua", mentre del secondo scrive: "Gran bella canzone, un poco Cohen, un poco West Coast. Tutto molto gradevole e voce molto interessante". Dichiara Patrick Strobl: "Se la mia musica piace alle altre persone e riesce a trasmeteere qualcosa, allora siamo già oltre la realizzazione di un sogno". Come inizio niente male. Non c’è che dire: i Rue Royale godranno di un accompagnamento all’altezza.

Alan Conti

PER SAPERNE DI PIU’

www.maxvonmilland.com

www.myspace.com/maxvonmilland

www.myspace.com/fallacylens

PER FARCI SAPERE DI PIU’

conti.alan@yahoo.it

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