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mercoledì 10 marzo 2010

L'otto marzo, per un giorno la casa Vke è il regno di bambine e mamme


Alto Adige — 09 marzo 2010 pagina 35 sezione: AGENDA

BOLZANO. Giochiamo alla festa della donna. In occasione dell’8 marzo la casetta del Vke a Parco Mignone si è trasformata in mondo di bambine, ragazze e mamme. Una giornata di cucina, giochi e laboratori al femminile, con, nel mezzo delle manifestazioni ludiche, spazio anche per una punta di riflessione. Nel volantino della manifestazione, infatti, troviamo il riassunto della tragedia della fabbrica “Cotton” del 1908 che segna la data simbolo dell’origine di questa festa. Nella cucina della casetta, ecco una coppia di Gertrud: Gummerer e Oberrauch, intente a impastare. «Insegnamo alle ragazze a fare il pane integrale», spiega Gummerer. «Il tutto servito a merenda assieme a burro e crescione. Si può anche portare a casa, ma solo per le mamme», le fa eco Oberrauch. Nel frattempo delle ragazze spadellano riso soffiato e cioccolata per un rudimentale Cioccorì e sospirano: «che bello senza i maschi che rompono...». Laura Sedda, nel frattempo, si dedica al massaggio di una fanciulla su una piccola sedia: «Insegnamo alle ragazze come sentirsi bene con se stesse. Le donne hanno esigenze diverse, affaticano di più le spalle e poi, si sa, una ragazza che sta bene con il proprio corpo risplende di bellezza. Gli uomini, invece, bilanciano peggio il peso e soffrono a livello lombare». Tutto intorno è un fiorire di laboratori di collane, perline e disegni. Pensare a un feudo dell’artigianato femminile, tuttavia, è fuorviante: al piano di sopra si sprecano le sfide a biliardo, computer e calcetto, alla faccia del machismo infantile. Una giornata particolare anche per le mamme che chiacchierano al sole e, a pranzo, si sono potute godere pure un pasto in rosa. «Una bella occasione per socializzare - racconta Federica con la figlia Arianna e l’amichetta Katia - e il pranzo a base di gnocchi al pesto è stata una bella trovata». Per la disperazione dei mariti costretti ad arrangiarsi a casa. Margit Ebner e Sylvia Gall, invece, si godono il tepore primaverile con un occhio ai bambini: «E’ bello poter usufruire di un’occasione diversa e celebrare in modo innovativo la festa della donna. I papà? Non credano di scappare, ogni tanto tocca anche a loro portare i figli al parco, le cose si fanno in due», e giù risate. Fatiha Sulimani, poco più in là, sfodera un sorriso: «Per noi è stimolante scoprire il significato e le belle celebrazioni della festa delle donna in un simile contesto. In questo modo, in un colpo solo, si fanno contente le mamme e le bambine». Elena Pugno, coordinatrice del Vke, tira le conclusioni: «Certo, è un’occasione di divertimento, ma pure un’opportunità per fermarsi a riflettere e stare insieme tra donne. Per le bambine, invece, una rottura degli schemi: le regole imposte dagli uomini che gestiscono solitamente la casetta, infatti, sono state rivoluzionate. Dietro l’aspetto ludico, comunque, c’è un intento importante di socializzazione che esce dalla routine quotidiana del parco e della CasaGioco Vke. I maschietti? Non si preoccupino, lunedì prossimo sarà tutto dedicato a loro». Pari opportunità, fin da bambini. © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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