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venerdì 26 marzo 2010

L'ufficiale giudiziario al Masetti, debiti per 40 mila euro, sfratto rinviato in extremis


Alto Adige — 25 marzo 2010 pagina 19 sezione: CRONACA

BOLZANO. Fino alle 11 di ieri mattina la nuove sede dello storico circolo culturale Masetti in via Resia non esisteva praticamente più, soffocata dai debiti. Un colpo di coda, sottoforma di accordo tra le parti, ha permesso la sopravvivenza di quello che è un polo culturale che ha scritto la storia della città e fermato lo sfratto esecutivo, già nelle mani dell’ufficiale giudiziario. Una vicenda convulsa che nasce da una spesa pesante sostenuta dal Circolo in occasione della ristrutturazione della nuova sede con dei mutui da onorare e che è ricaduta a pioggia sul pagamento regolare degli affitti e dei fornitori. Il risultato è una situazione debitoria quantificabile intorno ai 40.000, rateizzata in extremis, ma che pende come una spada di Damocle sul destino dell’associazione. Sono le 11.30 quando l’ufficiale giudiziario Reinhard Christanell si presenta nella sede del Masetti. E’ di pochi minuti prima la notizia di un accordo raggiunto dal direttivo del circolo con la società “Safin Srl”, proprietaria dell’immobile, per una rateizzazione del debito del canone d’affitto: accordo che viene immediatamente firmato. Lo sfratto esecutivo, che fino a qualche ora prima sanciva la sparizione del circolo, rimane chiuso in un cassetto, ridando speranza al direttivo. «Abbiamo ottenuto - spiega Giovanni Avolio, avvocato del Masetti - una dilazione del debito con un piano di rientro. La cifra da saldare si aggira sui 40.000 euro, dovuta in larga parte alle spese sostenute per il cambio di sede e relativa ristrutturazione. La retta d’affitto, invece, è di 5.000 euro mensili. Ora l’obiettivo è il rilancio delle attività del circolo, con un attenzione verso il quartiere di riferimento e i nuovi insediamenti di Firmian. Attendiamo pure segnali dagli enti pubblici perché qui non parliamo di un’attività commerciale privata fine a se stessa, ma di un interesse collettivo». Domenica è in programma un’assemblea del direttivo, all’ordine del giorno è prevista la possibilità di domandare contributi a Comune e Provincia. Bocche cucite, intanto, negli uffici della “Safin”, creditori del Circolo. Moderatamente ottimista, invece, il presidente del Masetti Gino Di Stasio: «Fino a ieri la situazione era compromessa, ma oggi abbiamo qualche speranza in più. La spesa che grava maggiormente sono quei 100.000 euro che il circolo ha dovuto sborsare per i lavori di ristrutturazione, senza alcun tipo di finanziamento». Il sostegno economico degli enti pubblici, però, ha spesso sollevato polemiche. «Ci sta che si voglia conoscere come vengano spesi i soldi, ma ho letto di un’interrogazione di Maria Teresa Tomada che parlava di contributi per 450.000 euro: cifre lontane dalla verità». Di Stasio, che dopo vent’anni potrebbe lasciare la carica, dovrà affrontare il discorso del rilancio con tutto il direttivo. «Purtroppo - spiega Sepp De Vivo - quello che non ha reso come ci si aspettava è il bar. Spettacoli e iniziative funzionano, ma facciamo fatica ad intercettare i giovani». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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