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lunedì 22 marzo 2010

Open Day, l'Università allarga gli orizzonti


L’Università apre le porte e allarga le frontiere. Si è tenuto ieri l’”Open Day” dell’ateneo bolzanino: una vera e propria carrellata dell’offerta formativa della Lub a disposizione dei curiosi e, soprattutto, degli studenti che frequentano l’ultimo anno delle Superiori e sono chiamati a una scelta. Tutte le facoltà, quindi, hanno presentato il proprio stand con materiale informativo, docenti e studenti pronti a raccontare come si vive in un ateneo trilingue. Già, perché le lingue, come sottolinea nel suo discorso d’inaugurazione il rettore Walter Lorenz "rappresentano il vero punto di forza dell Lub e non certo una seccatura. In un momento in cui questa istituzione sta vivendo forti cambiamenti, all’interno di un preciso piano di sviluppo, il trilinguismo è la pietra angolare da cui dobbiamo partire".
Notevole, comunque, l’afflusso di studenti interessati e sorprende la variopinta geografia delle loro provenienze. Qualche classe, per esempio, è venuta in blocco da Cittadella in provincia di Padova, mentre singole presenze sono arrivate da Brescia, Roma, Torino, Lecco, Pordenone, Trieste e Verona, molti accompagnati dai genitori. Tanta Italia, dunque, ma anche all’estero l’interesse per la Lub è forte: Tirolo e Baviera, per esempio, sono regioni ben rappresentate tra i visitatori. Presente pure una delegazione della scuola germanica di Roma. Vicino alla postazione allestita per le preiscrizioni, però, incontriamo Petr Maximilian Hajkr, in arrivo da Praga e convinto della sua scelta: "Già da qualche mese – ci spiega in un ottimo italiano – ho deciso di venire a Bolzano. Avendo studiato le lingue in Repubblica Ceca questo ateneo mi sembra assolutamente il più adatto a me. Ho scelto la facoltà di economia e già in estate ho visitato la città, davvero splendida".
L’iniziativa di presentazione è durata tutta la giornata e ha offerto ai maturandi anche un nutrito programma di lezioni nelle aule più grandi, dove docenti e studenti delle diverse facoltà hanno illustrato la vita accademica bolzanina. Presenti, ovviamente, gli stand delle facoltà con sede a Bressanone o Brunico. Tra le più quotate la sempreverde Scienze della Formazione, ma anche Economia e Design. Un’ala della manifestazione, inoltre, è stata dedicata alle associazioni studentesche dell’ateneo, perché la vita universitaria non si svolge solo nelle aule. Da tempo la città chiede maggiore incisività alla sua Università, chissà che non siano le nuove matricole a portarla. Spazio pure alla scuola di documentario “Zelig”, mentre la “Claudiana” ha organizzato le porte aperte in contemporanea nella propria sede. Nei corridoi affollati si assiste anche a qualche simpatico siparietto, come i quiz con domande sull’ateneo organizzati da alcuni stand oppure la concitata conversazione di una studentessa che intende convincere una maturanda della superiorità della Lub rispetto alla Bocconi. Non c’è che dire: l’asticella delle ambizioni è bella alta.

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