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giovedì 22 aprile 2010

A Druso 2 si vive bene, ma quanto traffico...


Tutto bene fino a quando non si mette piede per strada. Sembra essere questo il pensiero dominante dei residenti nella zona di espansione che costeggia viale Druso, dalla “ex Gasser” alla “Druso 2”. Un rione tranquillo, che paga dazio all’affaccio lungo una delle arterie madri della città: quella viale Druso che per molti viene sottovalutata dall’Amministrazione.
A introdurci nella realtà di questo manipolo di strade e condomini ci pensa Luca Sticcotti. “Partendo dal presupposto che la zona è tranquilla e i servizi essenziali in genere non mancano, bisogna ammettere alcune criticità. La viabilità prima di tutto. Sono anni, per esempio, che attendiamo una ciclabile sul viale anche in direzione Ponte Druso da appaiare al tratto che già esiste verso il Bivio. Non solo, per le bici via Sorrento è un autentico terno al lotto e la rotonda con viale Europa veramente pericolosa. Il tutto a due passi da diverse scuole. Per non parlare della raggiungibilità dell’ospedale, dove la sbarra di via della Vigna continua a essere un ostacolo fastidioso”. Sticcotti getta lo sguardo anche sui trasporti: “Si parla di tram, ma nel progetto transita senza arrecare benefici a questo rione. Prima delle grandi opere, comunque, sistemerei la fermata di fronte a “Lageder” che è l’unica senza pensilina. Ultima annotazione: ci vorrebbero un minimo di controlli della Municipale". Marco Randi punta il dito su via Positano: "Bisogna ripristinare il senso unico, altrimenti le macchine arrivano troppo veloci da via Capri. Per il resto ottima zona". Gabriel Bacher offre un punto di vista più giovane: “Siamo tanti ragazzi e ci si trova alla sera. Mi sembra un bel posto dove vivere”. Gianfranca Bonafè concorda: “Rispetto ad altre zone della città possiamo essere più che soddisfatti e le linee del bus sono comode”. Eva Gostner chiede una farmacia “più vicina di quella di via del Ronco. Per i bambini, invece, si tratta del luogo ideale”. Soddisfatta pure Gigliola Morsanuto: “L’unico piccolo neo è il traffico su viale Druso”. Manuela Bonagura, invece, introduce il tema dei cani: “Troppi padroni lasciano gli escrementi per terra e nemmeno partono da casa con il materiale per raccoglierli. E’ un peccato perché poi mettono in difficoltà anche chi è educato. L’area cani all’incrocio via Druso-via Sorrento, poi, è incomprensibile”. Concetto ripreso da Petra Gallmetzer: “Quel recinto è assurdo e non adatto ai cani, oltre che pericoloso. Io non vado mai con la mia boxer”. Michele Bonadio accusa gli architetti “che hanno progettato case inadatte allo scolo della pioggia e che gocciolano dal tetto. Sarebbe ora, inoltre, che facessero la ciclabile su viale Druso”. Daniele Gardelli, infine, guarda alla mobilità del futuro: “Se davvero si pensa alla zona artigianale come nuova espansione, allora la situazione diventa critica. Viale Druso non è pronta, bisogna trovare delle soluzioni. Non capisco, oltretutto, per quale motivo sia vietata la svolta da via Palermo in via Roen: forse si vuole fare cassa”.

Una zona “difficile” dal punto di vista commerciale, ma in grado di offrire delle soddisfazioni. Per i commercianti di viale Druso tra via Positano e via Mendola non è facile rimanere competitivi, ma ci sono margini di manovra. “Si lavora bene, a patto di rivolgersi anche a chi non abita qui e arriva apposta per noi – dichiara Lorenzo Boscaro, titolare del negozio di biciclette “Nrg Bike”- altrimenti non sarebbe facile, data la posizione. Per il momento, comunque, siamo più che soddisfatti”. Analisi simile quella di Fabrizio Vadori, titolare del bar “Aladino”. “E’ evidente che la nostra posizione non può essere equiparata a quella di un locale di quartiere in via Bari o via Torino. Per sopravvivere bisogna ampliare l’offerta e farsi conoscere da tutta la città, passando pure per la pubblicità. All’inizio, cinque anni fa, abbiamo stretto i denti, poi le cose hanno cominciato a girare. Oggi lavoriamo abbastanza bene anche con i residenti, ma bisogna sempre essere svegli e scattanti per mantenere il volume d’affari”. Chi invece gode di una congiuntura favorevole è il discount “Ld”, da anni in viale Druso. “In questa zona – racconta la responsabile Monica Mura – le vendite sono sempre andate bene. Con l’avvento delle nuove case, ovviamente, abbiamo aumentato la clientela, che si è aggiunta a quella che già veniva da altri rioni. Non solo, la flessione del potere d’acquisto ha portato molti consumatori a rivolgersi ai discount e questo ci avvantaggia ulteriormente”. In mezzo al traffico, qualcuno sorride.

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