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giovedì 15 aprile 2010

Gli inquilini: c'era uno strano viavai


Alto Adige — 14 aprile 2010 pagina 24 sezione: CRONACA

BOLZANO. Stupore. Questa la reazione degli inquilini del condominio al civico 64 di via Maso della Pieve dove è stato scoperto un giro di prostituzione che, nel giro di otto mesi, ha fruttato 24.000 euro al subaffittuario dell’appartamento. A esercitare erano sei sudamericane che ricevevano i clienti in casa. I vicini si guardano l’un l’altro increduli anche se qualcuno ammette di aver scorto uno strano viavai. Il campanello dell’appartamento dove le ragazze accoglievano i clienti, una piccola abitazione di 40-45 metri quadri, è stato divelto. La porta è chiusa, lo zerbino ritirato e nessuno, ovviamente, risponde al campanello. La prima ad ammettere qualcosa nella scala è Antonella Zeni: «Avevamo notato che nell’appartamento c’erano delle ragazze sudamericane, ma in questa zona capita spesso. Sulla scala, inoltre, è abbastanza usuale incontrare gente nuova perchè alcune case sono davvero piccole e ben presto gli inquilini si stufano e vanno via non appena possono». Il ricambio, insomma, è all’ordine del giorno. «Ricordo, comunque, che il proprietario dell’alloggio in questione qualche giorno fa girava con una coppia spiegando in tedesco com’era fatto l’appartamento che forse intendeva vendere». Stupito pure l’amministratore dello stabile. «In via Maso della Pieve ci sono condomini dove spesso vengono denunciati episodi del genere, ma non certo la 64 dove il tasso di proprietari è piuttosto alto rispetto agli affittuari. Anche a noi, comunque, risulta che nell’appartamento ci fossero ragazze sudamericane ma nulla lasciava presagire quanto accaduto. Diciamo che sono state abbastanza discrete. L’unico inconveniente segnalatoci, infatti, è stata una perdita d’acqua». Al vicino bar “Columbus” nessuno sa niente, ma Bruno Lazzarini seduto al tavolino spiega che non sarebbe la prima volta che si scopre una cosa simile da queste parti: «La prostituzione in casa non è certo un fenomeno nuovo per chi conosce Maso della Pieve». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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