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lunedì 12 aprile 2010

Il Centro senza parcheggi


Alto Adige — 10 aprile 2010 pagina 18 sezione: CRONACA

BOLZANO. Se c’è un problema democratico a Bolzano è quello del parcheggio. Non c’è quartiere che non ne lamenti la mancanza e, tra questi, il Centro è sicuramente una delle zone più critiche. Sono gli stessi residenti che protestano per una situazione che, già problematica per costituzione, si è aggravata negli ultimi mesi con l’apertura di alcuni cantieri e la difficile gestione della Zona a Traffico Limitato. Corollario delle lamentele un comportamento “anarchico” da parte dei ciclisti, i disagi degli artigiani e i prezzi elevati dei garage sotterranei. «I posti bianchi in Centro- esordisce Franco Comunello - sono una specie in via d’estinzione: continuano a levarne e ogni occasione è buona. Gli stessi cantieri lungo via Cavour hanno sottratto qualche posteggio e causano code regolari. Bisogna mettersi il cuore in pace e rassegnarsi a girare per le strade in attesa del colpo di fortuna visto che non tutti hanno la disponibilità per acquistare i costosissimi garage della zona. Un pericolo, infine, arriva dalle bici che percorrono la strada contromano e tra loro capita anche il sindaco». Una stilettata a Spagnolli la rifila anche Alberto Locher, idraulico: «Per lavoro mi devo muovere con il furgone, ma in questa zona è un’operazione praticamente impossibile. Il carico e scarico nella Ztl è gestito in modo confuso anche perché le piazzole specifiche sono regolarmente occupate dalle auto. Adesso, infatti, basta esporre il disco orario di mezz’ora per posteggiare e qualcuno si limita a scendere ogni trenta minuti per aggiornarlo: l’Amministrazione dovrebbe intervenire. Le biciclette, infine, sembrano godere di una certa impunità in Centro, mentre gli automobilisti vengono regolarmente tartassati dalla polizia municipale». Josef Schrott è il titolare del bar “Ally” di via Cavour «dove - spiega - le lamentele dei clienti sul tema sono all’ordine del giorno. Io stesso ho dovuto comprare un posteggio privato se non volevo impazzire quotidianamente». Anna Hofler, invece, punta il dito contro il traffico “esterno”: «Chiuderei direttamente il Centro a tutti i non residenti perché le macchine sono davvero troppe e i penalizzati, alla fine, siamo soltanto noi». La questione dei cantieri viene ripresa da Savino Ferrari: «Non è possibile, per favorire chi costruisce, arrecare disagio a tutti i residenti della zona levando posteggi e creando ingorghi. La stessa Ztl non sempre è gestita al meglio e il nuovo senso unico in via Bottai non mi convince più di tanto». Marco Franzosi si iscrive al partito degli “arresi”: «Abito ai Piani e devo venire spesso qui in Centro, ma lo faccio sempre a piedi, altrimenti sarebbe impossibile rispettare gli appuntamenti». Giuseppe Simonazzi, invece, ammette «una carestia cronica di parcheggi che non si riesce a risolvere». Roberto Copercini punta il dito verso via Piave: «Quello è il tratto che crea maggiori intasamenti nella Ztl. I posteggi, invece, sono un miraggio durante l’ora di punta: è una fortuna avere il parcheggio privato perché anche chi ha l’abbonamento all’Hotel Luna deve fare i conti con la calata dei turisti nei giorni festivi che blocca via Molini». Adriano Feltrin è un altro artigiano in difficoltà: «Col furgone è praticamente impossibile trovare posto sui “bianchi”, quindi non mi restano che le soste a pagamento, ma di certo non è il massimo per il portafoglio, specie in Centro. Nella Ztl, invece, non è raro imbattersi in furgoncini ammassati ai lati in disordine». Insomma, una convivenza difficile tra gli abitanti e chi, nella Zona a tarffico limitato ci entra per lavoro. Chiude il giro di opinioni la signora Elisabeth, che in centro non abita ma ha le idee chiare: «Io qui vengo solo per lavoro, ma non mi sogno di venire in auto. Meglio affidarsi al bus». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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