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giovedì 8 aprile 2010

Il rito del caffè è Internazionale


BOLZANO. In via Roma ancora non era stata inaugurata la vecchia Fiera e già era un punto di ritrovo. Oggi in via Roma della Fiera rimane un nostalgico ricordo, ma il luogo d’aggregazione per eccellenza è sempre lì: il Bar Internazionale. Un bancone dove conta la famiglia: quella dei Bez che lo gestiscono, dei Vattai che lo hanno creato e quella allargata della clientela. «Abbiamo rilevato il locale tre anni fa - ci raccontano i fratelli Maurizio e Gabriele Bez - sapendo di entrare in un pezzo di storia cittadina, volendo rilanciarlo dopo un periodo non troppo felice. E abbiamo pensato a un locale multifunzionale: dalla colazione al dopocena passando per gli aperitivi e i pasti della cucina multietnica». Già, perché il nome disegna giù un destino: internazionale. «Il nome - sorridono - ha una storia particolare. La famiglia Vattai, proprietaria delle mura e per anni titolare del bar, lo volle in onore della “Fiera Internazionale” che stavano costruendo di fronte. E non è più cambiato, pur assumendo sfumature diverse: per qualche tempo è stato associato alla squadra di calcio, poi noi abbiamo voluto riportare l’idea di un’apertura dei confini. Per anni, poi, grazie alla posizione e a Vattai questa è stata anche la casa dell’hockey cittadino». La nuova sfida, invece, è di quelle che stuzzicano il palato. «Vorremmo proporre l’happy hour in stile milanese, con i piatti della cucina a buffet gratuito e il pagamento di un forfait per l’aperitivo». Due passi più in là, mamma Annamaria Grando si mangia con gli occhi i due figli. «Sono bravi e capaci: a Bolzano non è più così facile trovare un locale a conduzione familiare con un’armonia generazionale come questa». Concetto ribadito dai clienti Paolo Perbellini e Peter Villotti: «Ci fanno sentire parte di loro e per questo veniamo sempre qui. Ora all’Internazionale è tornato a esserci movimento a tutte le ore. Romina e Roberta, poi, sono le bariste migliori della città». Loro, Romina Rosso e Roberta Antico quasi s’imbarazzano: «Ci fa piacere scambiare qualche chiacchiera con chi viene al bancone e partecipa alla vita di questa piccola comunità». Fanno parte di questa famiglia allargata anche Luciana Beghin e l’amica Alessandra, clienti che da poco hanno scoperto l’Internazionale. «Siamo pensionate e tutte le mattine da quest’inverno veniamo a bere un “macchiattone” e, magari, mangiare un pezzo di torta. Ci piace, oltretutto, farci qualche risata con il personale che ci fa sentire a casa». Chi, invece, di inverni al bancone dell’Internazionale ne ha visti di più è senz’altro Franco Margotti: «Sono 30 anni che vengo qui e mi trovo sempre bene. Questo bar ha scritto la storia del rione e rimane importante». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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