Cerca nel blog

giovedì 22 aprile 2010

Mignone, il bilinguismo nel cortile


Alto Adige — 20 aprile 2010 pagina 15 sezione: CRONACA

BOLZANO. E’ il nuovo polmone giovane del quartiere di Oltrisarco e non appena se ne varcano i confini, tra bambini e giovani coppie, si ha l’impressione di trovarsi nella zona d’espansione che meglio si slancia verso il futuro della città. Parliamo del “Mignone-Rosenbach” - di cui è vicepresidente di cirscoscrizione Giovanni Barborini - dove sono confluiti i condomini delle cooperative, italiane e tedesche, ad Oltrisarco. Una specie di laboratorio, rione ecologico, costruito secondo i parametri di Casa clima, ma anche laboratorio del “bilinguismo da cortile”. Eh sì, perché qui, bimbi italiani e tedeschi vengono su insieme, alternando le lingue, come la cosa più naturale del mondo. «Questa - dicono soddisfatti i residenti - è la miglior “scuola” del mondo per imparare come si deve la seconda lingua». Un rione, dunque, a misura di famiglia, anche se le mancanze, in particolare legate alle difficoltà del quartiere, si fanno sentire. Poco a che vedere, comunque, con le difficoltà registrate nei nuovi agglomerati di Firmian e Casanova. Josef Daum è il primo a stappare la bottiglia delle positività: «Mi sembra un rione perfetto. Belle case, ambiente tranquillo e anche una buona convivenza tra famiglie italiane e tedesche». Ulrike Keifl guarda ai collegamenti con le altre zone della città: «Il Centro è raggiungibile in bici in dieci minuti e, nel complesso, siamo soddisfatti. Passare per viale Trento dopo una certa ora, però, non è proprio piacevole e - conclude la donna - non ci sente così sicuri». Rita Markart, invece, pensa ai bambini: «Per loro ci sono cortili abbastanza grandi, con la possibilità di fare amicizia tra italiani e tedeschi ed esercitare la lingua in modo ottimale. Una fortuna che non capita in tutte le zone della città, anzi, è molto rara. Il Parco del Mignone, però, è decisamente troppo piccolo per contenere tutto il quartiere, sarebbe meglio pensare a qualcosa di alternativo». Per la verità proprio vicino all’asilo nido “Quadrifoglio” dovrebbe sorgere, a breve, una nuova zona verde. «Spero finiscano in fretta - le parole di Judith Tratter - perché per i bambini sopra i dieci anni effettivamente mancano spazi». Günther Schenk racconta, invece, la comodità dei nuovi appartamenti. «Essendo “Casaclima A” non solo abbiamo il piacere di inquinare poco, ma anche dei vantaggi pratici ed economici. In tutto l’inverno, per esempio, sono bastati due soli termosifoni per scaldare tutta la casa: il risparmio è consistente e lo si può toccare con mano. La zona, invece, è da anni che chiede un passaggio verso via San Vigilio. Ne parlavano tutti, ma alla fine sono solo state vuote promesse elettorali, chissà che - conclude Schenk - con la nuova giunta comunale non cambi qualcosa». Vasco Bruscagin porta il cane a passeggiare. «Per me in questa zona si vive molto bene e in completa tranquillità. L’unico fastidio è il modo con cui ci hanno “scippato” l’area cani di viale Trento: si poteva pensare un poco di più ai residenti e comportarsi in modo corretto». Deborah Lovato, intanto, sottolinea l’importanza del “bilinguismo da cortile”: «Questo rione facilita l’apprendimento delle lingue nei bambini. Mia figlia incontra spesso amici tedeschi in cortile o al parco: tra di loro la comunicazione è naturale e senza troppe difficoltà s’intendono al volo. Essere in mezzo alle famiglie giovani, infine, facilita i rapporti pure tra gli adulti». Cristina Tommasi, con la piccola Giulia in braccio, torna sul tema del parco Mignone: «Dovrebbero cercare di sfruttarlo di più. Spettacoli, iniziative e feste per i bambini sarebbero l’ideale. Non si può pensare - conclude - che sia sempre e solo il Vke a pensarci». Rosa Zanella azzarda un paragone importante. «Rispetto a via Maso della Pieve, dove vivevo prima, qui mi sembra di essere in un residence in villeggiatura. L’unico neo è il cantiere della caserma che doveva terminare due anni fa e invece è ancora qui». Lucia Battaglia, infine, allarga lo sguardo a tutto il quartiere. «Il ricambio generazionale della zona di via Claudia Augusta e Aslago è difficoltoso e non sempre si va incontro a miglioramenti. Intorno al parco Mignone, poi, è bene non passare oltre una certa ora. Il brutto è che tutto questo si riflette anche sulla quotazione di appartamenti come i nostri, dove tutto è tranquillo e i problemi sono lontani. Per questo motivo preferivo San Giacomo, dove abitavo prima». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessun commento:

Posta un commento