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giovedì 29 aprile 2010

Upload non stona, già 119 le iscrizioni


Alto Adige — 28 aprile 2010 pagina 29 sezione: AGENDA

BOLZANO. Ogni giorno che passa aumenta il volume del loro lavoro, ma la soddisfazione è direttamente proporzionale. Parliamo dei giurati del festival Upload, chiamati quest’anno a valutare le decine di band di giovanissimi che già si sono iscritte al concorso sul sito www.upload.bz.it. Sono già 119, infatti, i gruppi in lizza per guadagnarsi un posto al sole nella finalissima di giugno ai prati del Talvera, mentre è vicina la chiusura delle iscrizioni, fissata per dopodomani. Tutti gli mp3 dei brani, comunque, rimarranno a disposizione sul web. La giuria, nel frattempo, sarà chiamata a un ideale giro d’Italia sulle note. Da Catania a Trento, passando per Roma e Torino, infatti, sono davvero tante le città rappresentate. Con, ovviamente, un nutrito drappello di altoatesini. Ospite d’eccezione al banco dei giudicanti sarà il leader dei Marlene Kuntz, Cristiano Godano, cui il Servizio giovani della Provincia ha deciso di affidare la direzione artistica del festival. Oltre a Godano, a dare i voti saranno altri personaggi di caratura locale, nazionale e internazionale. Chi incarna tutte e tre le dimensioni è senz’altro Claudio Astronio, organista bolzanino tra i migliori al mondo, presidente per il secondo anno consecutivo della giuria. In questi mesi ha curato Upload con la stessa delicatezza con cui tratterebbe uno strumento. Non si è mai limitato, quindi, al compitino burocratico, ma ha voluto contribuire in maniera determinante alla crescita della manifestazione. E’ sua, per esempio, la proposta di eliminare la sezione cover dalla competizione. «Una scelta - ci racconta - che ha spalancato le porte di Upload alla pura creatività e idea musicale dei ragazzi. Le cover, salvo rari casi, erano semplicemente riproduzioni, ora invece c’è la possibilità di scoprire talenti musicali a tutto tondo». E’ il concetto di “idea musicale”, dunque, l’aspetto che Astronio cerca maggiormente nei tanti brani iscritti. «Guardi, la tecnica è importante, ma quel che conta davvero è il segno di un concetto particolare, anche solo un abbozzo d’idea lasci supporre scenari importanti. Poi, certo, chiaro che se si è capaci di suonare bene si ha pure la possibilità di comunicare più cose, e in modo migliore». A crescere, però, non è solo il festival. «Qualche band locale, presente l’anno scorso, ha fatto notevoli passi avanti negli ultimi mesi. E’ un segnale di buona salute musicale di Upload». In generale, però, sembra delinearsi una sfida alla pari tra i giovani musicisti locali e nazionali. «Sì e direi che gli altoatesini, in linea di massima, reggono il confronto per idee e qualità. Credo, oltretutto, che per la loro crescita sia un bene potersi misurare con il resto della produzione». L’ultima riflessione è per la “sua” giuria. «Un gruppo eccellente e di assoluto livello: giornalisti, professionisti, personalità importanti che amano la musica. Anche i colleghi che arriveranno dal resto d’Italia saranno determinanti perché arricchiranno la manifestazione di indiscusse competenze ed elimineranno qualsiasi pregiudiziale territoriale, conferendo ulteriore serietà al festival». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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