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mercoledì 26 maggio 2010

Dave Le Blanc, quando in finale ci va l'intero mondo dell'arte


Nessun fotografo grigio, ma uno "Spektrum" ampio di colori. Può essere sintetizzata con un gioco di parole la presentazione dell'altoatesino Dave Le Blanc, al secolo David Thaler, che con la sua "Not Grey Photograph" ha conquistato la finale del festival di Upload. Thaler è conosciuto nell'ambiente artistico provinciale come ballerino nell'opera "Elektra" di Richard Strauss, prodotta dal Teatro Stabile di Bolzano, e frontman della band "Spektrum", dalla quale ha ricevuto un aiuto anche per la produzione del prodotto da solista che ha convinto i giurati del concorso. Il suo curriculum, però, racconta di un ragazzo che non disdegna di mettersi alla prova con qualsiasi forma di espressione artistica, dal canto al ballo.

Il brano presentato per Upload è molto curato e radiofonico, ritmato da bassi continui con tratti di ripetizioni ossessive quasi meccaniche. Dopo la prima strofa ci si trova al cospetto di un cambio di ritmo che porta dritti al refrain, molto orecchiabile e che riporta alla mente suoni anni '80. A circa metà canzone riprende il ritmo più serrato anticipato nell'intro, senza troppi interventi strumentali pronti, invece, a entrare melodici nel ritornello acuendo il confronto tra strofa e refrain. A tre quarti spazio a una singola voce accompagnata da suoni più "classici" e la scomparsa, per qualche secondo, di base e batteria: un espediente che regala una variazione in più al brano e un'atmosfera diversa, eludendo il pericolo di ripetizione e ridondanza. Il testo, come lascia intendere il titolo, è un inno ai colori della vita, alla ricerca delle emozioni e un monito a evitare un grigio background esistenziale. Simpatica, infine, la chiusura della canzone con il rumore di un otturatore di una macchina fotografica. Riporta al senso profondo della canzone anche il logo che accompagna l'iscrizione: due scatti di una stessa foto in cui il blu dell'una si scontra con il grigio dell'altra. Una scelta grafica e stilistica molto fine e elegante.

Il curriculum di David Thaler, comunque, riflette una natura da artista poliedrico. Detto della partecipazione allo spettacolo "Elektra" non si può non citare il brano da solista che il maestro Gustav Kuhn gli ha affidato nel pezzo teatrale "Bettelstudent". Nel suo curriculum si scopre anche una partecipazione a "Bolzano Danza", oltre al periodo da cantante del gruppo "BlackCherries", cover band incentrata sul classic rock e il punk. Le ispirazioni di musica classica che si colgono nel brano iscritto al contest sono dunque frutto di una preparazione culturale che vede Thaler partecipare in concerto al "Südtiroler Landesmusikfest" dedicato al mondo dell'Opera, con particolare attenzione a compositori come Wagner, Smetana o Nicolai. Da ragazzo, quindi, Thaler studia pianoforte e si immerge totalmente nel mondo del classicismo musicale, per poi coniugarlo in modo convincente con il pop, il jazz, il rock e, più in generale, con i suoni moderni. Un sincretismo temporale che non può che promettere bene e lasciare intravedere un progetto musicale delineato e stimolante. Non mancano, infine, corsi di teatro approfonditi e partecipazioni sul palco a manifestazioni come "Teatro in Cortile". David Thaler, in conclusione, si presenta sul palco di Upload come uno degli artisti più completi del lotto e con il sostegno di tutto il mondo dell'arte altoatesina.

Alan Conti

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