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domenica 30 maggio 2010

Piazza Erbe: sì alle telecamere


Alto Adige — 29 maggio 2010 pagina 25 sezione: CRONACA

BOLZANO. Telecamere sì, ma a patto che siano accompagnate dalla certezza della sanzione. Gli esercenti di piazza Erbe si compattano attorno alla proposta lanciata da alcuni titolari delle bancarelle del mercato per mettere un freno alla consueta discarica del sabato e domenica mattina. Pollice alto, dunque, per le riprese video come deterrente contro chi urina, vomita e sporca dove poche ore dopo vengono vendute frutta e verdura, costringendo i commercianti a pulizie extra alle prime ore dell’alba. Il tutto, però, non deve essere solo un Grande Fratello del mercato, ma uno strumento per colpire chi sgarra e aumentare i controlli da parte delle forze dell’ordine. La lettera con la proposta è già pronta, gli esercenti aspettano solo di accompagnarla con un congruo numero di firme prima di inviarla al sindaco Luigi Spagnolli. «I vetri sono ormai la nostra croce - spiega Alfred Lahner del chiosco “Fruit Oase” - ma non dimentichiamo il problema dei mendicanti durante il giorno: alcuni clienti, addirittura, hanno paura a tirare fuori il portafoglio. Speriamo che le telecamere possano servire da deterrente anche per questo». Maria Russo di “Mück” allarga le braccia: «La situazione è sempre critica e non si riesce a venirne mai fuori. Riprendere i ragazzi? Certo, però bisogna anche poterli sanzionare e aumentare i controlli delle forze di polizia, altrimenti è solo una boutade. Perchè non istituire un posto di controllo fisso?». Petra e Johanna Perathoner rispondono entusiaste: «Finalmente si muove qualcosa. Siamo assolutamente favorevoli a una misura che permetta di arginare la discarica che troviamo ogni mattina». Fulvio Butterer, titolare del ristorante “Oca Bianca”, analizza la situazione: «Sarebbe un problema di educazione da affrontare con il dialogo, ma a volte c’è bisogno di mostrarsi duri quando si supera la linea della decenza. L’ordinanza del sindaco contro il vetro, spiace dirlo, si è rivelata una scatola vuota: i ragazzi le bottiglie se le portano da casa e in piazza non è cambiato proprio nulla». Shahid Javaid è più possibilista: «Buona la proposta delle telecamere anche se ultimamente troviamo meno sporco di prima». Domenico Marchese, invece, è appena arrivato in piazza Erbe: «Ho sentito dei problemi che ci sono in questo mercato. Spero che le registrazioni video possano essere la strada buona per convivere tutti più serenamente». Irma Gamper, poco più in là, è dura: «L’idea è valida, ma noi in Comune contiamo meno del due di briscola visto che tutte le nostre richieste sono state ignorate. Davanti ai banchetti la mattina troviamo urina, vomito, ultimamente pure le feci e non nascondiamoci che, oltre all’alcol a fiumi, su questi marciapiedi passa la droga. Si può andare avanti così?». Luca Galante è il titolare del tabacchino che si affaccia sulla piazza: «Molto favorevole alle telecamere perché la situazione, soprattutto per chi ha la bancarella, è sempre più insostenibile. L’ordinanza sul vetro? Come non esistesse». Chiude il giro di opinioni Birgitta Puustinen, titolare del bar “Banco 11”: «Forse abbiamo trovato una soluzione che tuteli sia i ragazzi che vengono a divertirsi in modo civile ed educato sia i commercianti. Individuare chi non rispetta l’attività e il duro lavoro delle altre persone, inoltre, può significare un civile passo avanti. Le sanzioni? Devono essere previste per non costruire un sistema fine a se stesso, ma potrebbero essere originali. Io, per esempio, piuttosto che una pena amministrativa costringerei questi giovani a venire tutte le mattine per una settimana a pulire la piazza, in modo che possano rendersi conto di cosa comporta il loro sporco. Non solo, perché non costringerli ad aiutare, per esempio, i panettieri nelle ore mattutine così che tastino con mano la fatica di alzarsi e lavorare all’alba?». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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