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sabato 19 giugno 2010

Il «Città», la finestra sul centro


Alto Adige — 18 giugno 2010 pagina 30 sezione: AGENDA

BOLZANO. Piace perchè è una terrazza sulla città, con una finestra aperta sul mondo. Il bar dell’Hotel Città affacciato su piazza Walther, è un bel biglietto da visita per i turisti. E poi ha una particolarità: 80 giornali per 37 testate in 9 lingue accompagnano nel rito del caffè, mentre dietro le quinte si muove uno staff in cui ciascuno è parte di un meccanismo ben oliato. Eugenio Diamante è il barista della mattina e nessuno meglio di lui conosce umori e personalità del cuore della città e del “Città”. «I bolzanini che amano bere un caffè qui sono tanti. Il fatto che sia il bar di un albergo di prestigio non impedisce le classiche dinamiche da bancone: anche a me capita di raccogliere confidenze e scherzare con i clienti». Eugenio conosce bene i gusti dei concittadini: «Espresso per la più classica delle pause caffè, ma anche tanti aperitivi con stuzzichini». Al bancone troneggia una piccola fontanella coronata da bicchieri: da lì zampilla l’acqua del sindaco, per dissetarsi nel modo più naturale ed economico. Fondamentale, comunque, l’elemento scenografico del dehors affacciato su piazza Walther aperto pure durante i mesi invernali grazie alla chiusura “finestrata”. «Una soluzione - spiega il gestore dell’albergo, Francesco D’Onofrio - che funziona molto bene e piace ai clienti. L’importante, però, è la filosofia che sta alla base nostro bar: all’imperante cultura del “coffe to go” americano contrapponiamo il “coffe to stay”. La tazzina d’espresso deve essere un momento da dedicarsi e non un semplice pit-stop». Il valore dell’organizzazione del lavoro, la spiega il responsabile Matteo Natidio: «Gran merito ai nostri baristi: devono essere capaci di coniugare l’alta professionalità con la disponibilità tipica in un bar». I clienti, intanto, sfilano con un giornale in mano. «E’ il bello di questo posto - dice Celestino Girardi - perché con tutte le testate offerte, tra cui quelle straniere, ci si può veramente formare un’opinione precisa sugli avvenimenti mondiali in pochi minuti. Non esiste nulla di simile in città». Idee condivise da Tschicky Varesco: «Quest’offerta di stampa internazionale contribuisce a creare un’atmosfera particolare: vedere, per esempio, una giapponese intenta a leggere un giornale scritto in ideogrammi regala una sensazione di internazionalità». Come molti clienti anche Varesco è abitudinario: «Preferisco mettermi sugli sgabelli a ridosso delle vetrate e non in terrazza, dove generalmente ci sono molti turisti. Immancabile, poi, l’espresso di rito». Chi in terrazza si siede volentieri, invece, è Judith Trocker: «Vengo più volte al giorno per caffè e aperitivo. Nelle giornate di sole, poi, è fantastico sedersi all’aperto e osservare il cuore di Bolzano». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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