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giovedì 15 luglio 2010

Maxi bollette del gas: proteste contro Ae


Alto Adige — 14 luglio 2010 pagina 16 sezione: CRONACA

BOLZANO. Tornare dalle vacanze, aprire la posta e trovare come biglietto di bentornato una bolletta del gas da 800 euro da pagare entro pochi giorni, se non addirittura scaduta. Una spiacevole sorpresa che può capitare ad alcuni bolzanini viste le fatture “monstre” che Ae ha inviato in città nei giorni scorsi e relative ai consumi o al conguaglio del gas per i mesi invernali. Sbigottiti alcuni clienti che hanno protestato Il trimestre di riferimento delle bollette è quello di gennaio-marzo. Le cifre richieste sono delle autentiche salassate improvvise per il portafoglio: si va dai 250 euro agli 800 euro. «Solitamente - racconta Angelo Costanzo, parrucchiere di via Parma - pago intorno ai 175 euro, questa volta mi è arrivato un cedolino di 374 euro. I miei clienti mi parlano di bollette da 500 euro, una coppia di pensionati era disperata perchè hanno chiesto 424 euro. Un mio vicino, addirittura, lamenta una pendenza di 800 euro: si tratta di pagamenti in grado di mettere in ginocchio molte famiglie». Tanti i clienti che si sono messi in fila nella sede di Ae di via Dodiciville per chiedere lumi. Sono diversi, infatti, i punti enigmatici: «Si parla di un acconto che sembra presagire il pagamento di consumi futuri - continua Costanzo - e troppe sono le stime fatte senza nemmeno leggere i contatori». Proteste anche per diverse bollette che, anzichè trimestrali, presentano una fatturazione sul periodo più lungo, quattro mesi con partenza a dicembre. Comporta ulteriori spese, invece, la richiesta di rateizzazione dell’importo: «Per le rate - lamenta una cliente - c’è l’applicazione di una mora». La scadenza, per tutti, è comunque fissata al 30 luglio: i più fortunati hanno aperto la bolletta in questi giorni, con circa venti giorni per pianificare la spesa, ma se si torna dalle ferie a ridosso della scadenza la mannaia economica diventa immediata. Dalla sede di Ae a fare chiarezza ci prova il vicedirettore Paolo Racuti. «Siamo di fronte alla normale tariffazione trimestrale che tocca cifre importanti perchè relativa al periodo invernale. Non esiste, comunque, acconto per consumi futuri». Alcune bollette, però, calcolano un periodo più lungo dei canonici tre mesi. «Dall’anno scorso della lettura dei contatori se ne occupa il distributore “Seab” che ha effettuato il servizio tra metà dicembre e metà gennaio e, logicamente, la tariffazione parte da quel giorno. Capita, così, che ci sia qualcuno che pagherà tre mesi e mezzo, ma ha speso qualcosa in meno nella bolletta precedente». Rimangono, comunque, gli importi-shock e gli aumenti. «Posso consigliare a chi fosse perplesso di fare un’autolettura del contatore e portare i numeri al nostro servizio clienti prima di saldare. In casi di forte discrepanza verrà effettuato un ricalcolo del consumo». Sulla bolletta, però, vengono indicati tassativamente i periodi in cui è possibile fornire una propria lettura e la prima finestra valida è tra il 23 e il 30 settembre, decisamente oltre la scadenza. Rimane, infine, il nodo della mora applicata alle rateizzazioni. «È il normale interesse che si applica a a tutte le dilazioni». La sostanza non cambia: con le rate si paga ancora di più. (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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