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martedì 20 luglio 2010

Stirner Brantsch: la scuola sia plurilingue


Alto Adige — 19 luglio 2010 pagina 08 sezione: CRONACA

BOLZANO. «Bene la salvaguardia della madrelingua, ma non possiamo sorvolare sulla necessità, anche sul futuro mercato del lavoro, che i nostri studenti abbiano un orientamento plurilingue». La consigliera provinciale dell’Svp Veronika Stirner Brantsch prende le distanze dal proprio partito sulla discussa cancellazione del passaggio sul plurilinguismo all’interno dell’articolo 1 della nuova riforma scolastica. La Stella Alpina, infatti, ha preteso il depennamento nel documento dell’obiettivo della scuola di formare studenti plurilingui. Quella della consigliera Svp è più che altro una distinzione d’intenti perchè quando si parla di organizzazione scolastica e di classi bilingui tira il freno e mantiene l’equilibrio. «Non è tanto un discorso legato solo all’italiano o al tedesco, ma considera anche altre lingue internazionali. La scuola bilingue e l’insegnamento veicolare in età precoce non convincono del tutto nemmeno me e sulla necessità di difendere la madrelingua sono d’accordo con il presidente». Se la chiusura sui bambini delle primarie è decisa, qualche spiraglio Stirner Brantsch lo lascia aperto sugli studenti del liceo. «Sono favorevole a qualsiasi tipo di innovazione, anche una formula come quella provata dal “Carducci”». La strada maestra, però, è quella segnata da anni dall’Svp: «Il vero nodo da risolvere è legato all’aumento imdel contesto d’uso della lingua tra i ragazzi. Favorire amicizie e ambienti in cui si possa usare naturalmente la seconda lingua: credo che possano essere molto utili, in questo senso, gli scambi tra istituti». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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