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domenica 25 luglio 2010

«Sul Virgolo un parco e la funivia»


Alto Adige — 24 luglio 2010 pagina 15 sezione: CRONACA

BOLZANO. Il Virgolo è un colle di idee per i bolzanini, purchè ci siano funivia e un parco per la cittadinanza. Sono diverse le richieste che, passeggiando per Oltrisarco, si possono raccogliere per il monte che tanto fa discutere la politica. Spaccatura tra favorevoli e contrari al progetto Thun, ma prevale la voglia di riappropriarsi di una porzione di città. I presupposti fondamentali per i cittadini per restituire il Virgolo al suo ruolo di luogo d’aggregazione, dunque, sono la funivia e il parco: la prima per renderlo raggiungibile agevolmente, il secondo per farne una meta appetibile. Per il resto spazio alla fantasia. «Una volta molti bolzanini - spiega Gianluca Pietropori - si recavano sul colle per giocare a tennis. Sarebbe bello ricreare un polo sportivo». Beniamino Calvetti, invece, è il primo a commentare il progetto Thun: «Logico che agisca come un’azienda difendendo il proprio interesse, ma se a questo segue un beneficio per la città, anche in termini di posti di lavoro, perchè chiudere le porte?». Nettamente contrario, invece, Alex Bellutta: «Temo che Thun possa deturpare il paesaggio. Ricordiamo tutti le polemiche legate alla piscina nella sua villa. Sul Virgolo si potrebbe, molto semplicemente, creare un centro benessere a tariffa comunale. Perchè, poi, non prevedere un luogo sicuro e attrezzato per poter fare grigliate all’aperto senza pericolo nè disturbare nessuno?». Diego Mariotti guarda alle infrastrutture: «Thun o meno c’è assoluto bisogno di rendere il posto raggiungibile. Bene, quindi, un’eventuale funivia e una strada nuova». Manuel Di Carlo torna a pensare allo sport, ma anche alla sostenibilità: «Creiamo dei campi da calcio, tennis e beach volley aperti praticamente tutto il giorno e pagabili con un gettone. Si potrebbe pensare, per ipotesi, a 3 euro l’ora: cifra abbordabile anche per i giovani e comunque un’entrata per le casse del Comune». Fa breccia tra i ragazzi la proposta del luogo per grigliare: «Sarebbe - interviene Serena Gabellini - una splendida idea e si offrirebbe alla città un’opportunità in più, indipendentemente dall’età. Potrebbe, inoltre, essere il luogo ideale per creare un centro per concerti che è venuto a mancare dopo la chiusura del “KuBo”. Logico, però, che questo presuppone una funivia con un collegamento anche notturno». Felice Zanghirato e Matteo De Bonis osservano la questione dal punto di vista sociale: «La Thun offre molti posti di lavoro. Non è un aspetto da buttare via in un momento di crisi». Niente angioletti, invece, per Claudia Nicoletto: «Troppo impattante il loro progetto e incentrato sui propri interessi. Pensiamo a bambini, anziani ed animali». Liliana Alfi ricorda il “suo” Virgolo «quando da giovani ci si trovava per danzare. Restituiamo questo luogo ai ragazzi di oggi con le infrastrutture necessarie». Sulla questione, intanto, interviene anche Silvano Tiozzo (Udc): «Rinunciando al progetto Thun perdiamo una grossa opportunità. Coinvolgere i privati è la strada da seguire e si potrebbe guardare alle società partecipate come A22, Ae o Sel». Chiude il cerchio, tornando al principio, Luciano Bergo: «Le pietre miliari su cui basare la ricostruzione sono il ripristino della funivia e un parco per tutti. Tutto il resto sono variabili. Certo che il Comune dovrebbe venire ad ascoltare i cittadini, possibile che lo faccia solo la stampa?». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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