Cerca nel blog

venerdì 20 agosto 2010

«Ex Anas insalubre»


Alto Adige — 18 agosto 2010 pagina 13 sezione: CRONACA

BOLZANO. Il progetto che porterà alla costruzione di un centro culturale all’ex Anas di Piè di Virgolo (sotto l’A22) piace proprio a tutti e, a buttarla in politica, unisce maggioranza ed opposizione. Ad unirsi al coro di lodi per l’iniziativa c’è anche il consigliere comunale del Pdl Alberto Sigismondi che, però, mette sul tavolo della discussione un’importante discrimine. «Fino a qualche anno fa si diceva che quella zona fosse vittima di uno scarso deflusso dell’aria, con la formazione di una sacca di ristagno delle polveri sottili piuttosto pericolosa. Non so se considerare un caso che molti dipendenti dell’Anas e di quella casa cantoniera si siano ammalati gravemente negli anni. Presenterò in consiglio delle interrogazioni perchè si facciano delle verifiche con dati scientifici e per non correre il rischio di creare un centro di socializzazione proprio in una zona insalubre. Inviterei le istituzioni, infine, a mettere in piedi un chiaro meccanismo di mappatura della salubrità delle varie strade della città». L’intento di Sigismondi, però, non è quello di affossare il progetto. «Assolutamente no. Anzi, ritengo che l’idea sia molto valida e che un posto per questi ragazzi vada trovato a prescindere, purchè non sia pericoloso. Non è ammissibile, infatti, che dalla chiusura del Kubo l’amministrazione non sia ancora riuscita a trovare una valida alternativa. In Zona è pieno di capannoni, ma nelle peggiori delle ipotesti quanto può costare la realizzazione di un prefabbricato apposito?». La risposta a Sigismondi arriva a stretto giro di posta dal direttore dell’Agenzia provinciale dell’Ambiente Luigi Minach: «Le mappature le facciamo costantemente ed è di due anni fa quella realizzata con delle centraline mobili, a supporto di quelle fisse». Com’è, quindi, la situazione a Piè di Virgolo? «È vero che fino al 2004-2005 la differenza tra la zona est della città e quella ovest, a livello di pm10, era consistente e poteva dare adito a qualche dubbio. Il poco deflusso dele l’arrivo dell’aria dalla Val d’Isarco non facilitava la soluzione dei problemi. Oggi, però, le condizioni metereologiche sono leggermente mutate e la differenza, di pochi microgrammi per cubo, non è tale da giustificare un allarme. La tendenza, quindi, è assolutamente buona: bisognerà, ovviamente, che anche nei prossimi anni le condizioni continuino». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

Nessun commento:

Posta un commento