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venerdì 13 agosto 2010

Vandalismi continui in Piazza Erbe


Alto Adige — 11 agosto 2010 pagina 14 sezione: CRONACA

BOLZANO. Il rapporto tra piazza Erbe e i giovani è sempre stato duplice. La sera è la culla degli incontri e della movida, ma la mattina diventa lo spiazzo dove commercianti e residenti maledicono le serate di baldoria. È così da anni. Sono proprio i proprietari delle bancarelle a pulire, quando tutti dormono, gli eventuali rimasugli. «Troviamo di tutto - raccontano - compresi escrementi, urina e vomito». Nasce così l’idea delle telecamere di controllo, così come è stata più che altro un fuoco d’artificio elettorale l’ordinanza che vieta i bicchieri di vetro. «Serve solo a metterci in difficoltà - l’accusa di diversi esercenti - ma non mette alcun freno a chi decide di portarsi le bottiglie direttamente da casa». Qualche contravvenzione, per la verità, è stata elevata, ma l’ultimo episodio di violenza dimostra la difficoltà a controllare il fenomeno. Intanto per la piazza, in particolar modo durante i weekend, è ormai abitudine vedere qualche bicchiere rotto o abbandonato, nonostante l’effettivo prodigarsi dei baristi, così come rientrano nella normalità le decine di cani lasciati liberi di scorrazzare come meglio credono. Ovviamente non manca la risposta, anche piccata, che arriva spesso dai giovani che intendono divertirsi, senza sporcare o devastare. «Bisogna - la loro opinione - trovare un punto di equilibrio perchè chi non compie vandalismi di sorta non merita di essere bollato come irrispettoso del lavoro altrui o irresponsabile». Chi di polemica ferisce, però, di polemica perisce ed ecco che anche i commercianti delle bancarelle sono stati oggetto delle accuse dei loro colleghi negozianti. «La piazza sembra un bazar, stanno rovinando una bellezza della città» lo strale partito dalle vetrine. «Non è colpa nostra - la risposta dei banchetti - ma di un’amministrazione che non ci tutela più e sta facendo sparire questo gioiello che era il mercato». Di riflesso, dunque, la freccia al curaro torna verso il Comune, con tanto di richiesta di intervento per risollevare una situazione da tempo giudicata insostenibile. I turisti, intanto, continuano a fotografare incantati: un motivo ci sarà. (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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