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mercoledì 22 settembre 2010

Bolzanini divisi tra scettici ed entusiasti


Alto Adige — 20 settembre 2010 pagina 03 sezione: CRONACA

BOLZANO. Il partito dell’automobile contro il partito della bicicletta. Il blocco domenicale del traffico, si sa, ha detrattori ed estimatori. E’ più importante la libertà di movimento o la battaglia contro lo smog? I bolzanini si dividono. «Bolzano senz’auto è una bellissima idea, per carità, ma organizzata male». Giorgio Pennisi è in coda sull’arginale all’uscita di Ponte Resia. Sta tornando con la famiglia da una settimana di vacanza sull’Adriatico. «Tutti siamo contro l’inquinamento. Ma la comunicazione del blocco è arriva tardi e difettosa. Io non sapevo niente. E oggi i vigili mi impediscono di rientrare a casa prima delle 17. Mi tocca stare in giro con le valige nel bagagliaio. Assurdo, no? Ci vorrebbe un minimo di buon senso». Ancora più drastico Franco Tripodi: «E’ solo demagogia, non serve a niente». In via Fago gli abitanti si lamentano per essere - in occasione di ogni blocco - uno dei corridori aperti alle auto. «E’ stata una giornata impossibile. Code sotto le finestre dino a sera. Tutet le auto di San henesio e sarentino sono passate di qui. Il divieto deve valere per tutta la città, altrimenti che senso ha?». Ma sono anche molti i bozlanini che salutano l’iniziativa come un’occasione per riappropriarsi della città. Moltissimi a passeggio per strade e piazze finalmente libere dal traffico. L’altolà dell’Unione Europea, che mette il Comune a rischio infrazione per gli sforamenti di ossidi di azoto, preoccupa. In tanti si dichiarano pronti a qualche sacrificio purché la conca non si trasformi in una sacca di polveri nocive. «E’ certamente una bell’idea fermare le auto - l’opinione di Matteo Bianchi dal bancone del bar “Romagnolo”- ma ci sono anche gli anziani che si lamentano perché sono bloccati a piedi senza possibilità di muoversi. Oltre a questo, però, perché non si mette un freno alle invasioni di mezzi che danneggiano tutti i bolzanini durante il Mercatino di Natale?». Decisamente positivo il commento di Andrea Elia «su una manifestazione che fa bene a tutti. Ora, però, arriveranno i blocchi invernali al traffico: per fortuna mi sono attrezzato». Marco Pugliese ne fa una questione di educazione civica: «Queste giornate singole non contribuiscono in modo determinante all’abbattimento delle polveri sottili, ma possono abituare i cittadini ad usare mezzi di spostamento alternativi e educarli anche sul lungo periodo. Credo, comunque, che sarebbe bene accelerare sul progetto tram perché è evidente che qualcosa va fatto in fretta». Fulvio Boschi, invece, è un ausiliario dell’A22 con un’idea ben precisa sulla proposta di diminuire il limite di velocità a 90 km/h nel tratto tra Bolzano Nord e Bolzano Sud. «Se si va più piano ci si mette di più e siamo punto e a capo. Sette chilometri, poi, possono essere sufficienti a risolvere il problema? Non credo proprio». Le targhe alterne, invece, sono la migliore soluzione per Mirco Paparella: «Bloccare il traffico in toto, infatti, è un obiettivo difficilmente raggiungibile. Meglio essere realisti». «Io non ho la macchina, quindi sono molto favorevole a queste iniziative - sorride Natalia Drobot -, ma si sente anche la necessità che la politica si dia una svegliata nell’intervenire in modo deciso per risolvere il problema dell’inquinamento». Roberto Scafariello chiede «più domeniche di questo tipo durante l’anno». Giorgia Panessa e Milena Marra arrivano da Lecce «e visitare la vostra città in questa atmosfera ci sembra quasi un privilegio». Vladimir e Fiqerete Kryemaishi, lì vicino, ne approfittano per far divertire i bambini «in una bella giornata di sole senza preoccuparsi del traffico». Selva Trimarco e Ivana Savelli, dal canto loro, inquadrano un altro problema. «Benissimo queste iniziative che diano un poco di respiro, ma bisogna fare qualcosa per tutti quelli che si spostano in macchina da soli. Quante sono, per esempio, le auto con il solo autista che si muovono la mattina nelle giornate lavorative? Troppe». Gualtiero Manzana è più pessimista. «Difficile risolvere tutto in poco tempo, speriamo nel boom dell’auto ecologiche. Giornate come questa, comunque, sono un bene per la salute». Stesso argomento per Luisa Montanini e Rita Giovannini: «Il mercato dei modelli non inquinanti deve essere sostenuto. La politica dei divieti, invece, sembra fallire come dimostra via Claudia Augusta. Il bello di queste manifestazioni, comunque, è che la città cambia ritmo e c’è più pace». Igor Ravagnani è entusiasta: «La gente viene invogliata ad uscire e oggi si vedono molte più persone di una normale domenica bolzanina. Perché non farla una volta al mese?». Carlo Spagnuolo e Giorgia Masetti, infine, stanno percorrendo al contrario il percorso di “Bolzano in bici” con i figli Luca e Andrea. «Una bellissima occasione per una gita diversa dal solito tutti insieme. Per risolvere il problema dell’inquinamento, però, bisogna prendere di petto l’anomalia di un’autostrada che ci passa sulla testa». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

1 commento:

  1. Mah......le vendono le auto,è giusto usarle....non dovremmo andare a benzina ma ad idrogeno

    Nicool

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