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giovedì 2 settembre 2010

Caro libri: 560 euro per il liceo


Alto Adige — 01 settembre 2010 pagina 16 sezione: CRONACA

BOLZANO. L’inizio della scuola si avvicina e insieme alle cartelle si aprono anche i protafogli delle famiglie chiamate a sostenere le spese per la scolarizzazione dei figli. Cartoleria e libri sono le due voci che pesano maggiormente sulle tasche dei bolzanini ed è proprio dalle liste dei testi scolastici che si scoprono alcune cifre “monstre“. La 5E del liceo linguistico “Carducci”, per esempio, presenta un elenco di volumi che, se comprati totalmente nuovi, richiede una spesa di 559,40 euro. Molto distante, nell’ipotetico raffronto, la spesa richiesta per far studiare uno studente della quinta Igea dell’istituto tecnico commerciale “Battisti” che si ferma a “soli” 277,25 euro. A fare la parte del leone, nella lista per i liceali, troviamo il tomo di biologia “Starr” con un prezzo di copertina di 48,50 euro, ma nemmeno il manuale di letteratura della casa editrice “Palumbo” non scherza: 40 euro alla cassa. La cifra più bassa la si trova, invece, alla voce “Grammatica di consultazione” edito dall’“Accademia Vivarium Novum” che costa 7,20 euro. Per quanto riguarda i futuri ragionieri l’esborso maggiore è per il libro di economia aziendale “Entriamo in azienda 3”, edito “Tramontana”, con un prezzo di copertina da 42,60 euro. Si spende molto meno per l’inglese con i 15,70 euro di “Cultures” delle edizioni “Lang”. Le spese dei libri, però, toccano solo le tasche degli studenti dell’ultimo triennio delle superiori dato che prima vengono passati in comodato. A pesare su tutti troviamo invece i costi di cancelleria con zaini, quaderni, penne e diari. Per una cartella di marca da “Amonn”, per esempio, si può arrivare a scucire fino a 160 euro, ma va anche detto, come rimarcano i titolari di tutte le cartolerie, che il margine dei prezzi oscilla parecchio e risparmiare, con un poco di attenzione e rinunciando alle griffe particolari, è possibile. In media, comunque, si spende 20 euro per il diario, 1,45 per un quaderno e tra i 50 e gli 80 euro per lo zaino. Gli stessi libri, ad onor del vero, possono essere trovati a metà prezzo nei mercatini e nello scambio, sempre vivace, tra i singoli studenti delle varie scuole. I genitori, comunque, alzano la voce e protestano per il galoppare del carovita dell’istruzione. «Le librerie - ci spiega Renato Bariletti, responsabile di “Kolibri” - non decidono nulla sui listini prezzi. L’unica cosa che chiediamo, per motivi di costi di spedizione e di comodità, è di effettuare ordini scolastici in blocco e non a singoli volumi». Monica Pinotti osserva i prodotti in una cartoleria con i suoi tre figli: «È difficile riuscire a risparmiare qualcosa quando i prezzi cominciano a salire. Risparmiare, comunque, è possibile». Carmen Ambach individua il capitolo di spesa più pesante: «Senza dubbio la cartella, almeno 60 euro». Günther Weger, responsabile di “Amonn”, chiarisce: «Più che alla firma o il personaggio famoso consiglio alle famiglie di prestare attenzione alla qualità e alle offerte. Noi abbiamo cartelle che possono essere anche molto care, ma indubbiamente durano nel tempo». Peter Gostner e Irene Schönhafer rispondono dalla cartoleria “Holzhammer”. «La scelta e l’offerta dei prezzi è molto ampia. Se si vuole evitare un salasso è possibile orientarsi su prodotti meno reclamizzati, ma ugualmente validi». Mariangela Storari prova a fare una stima per il figlio liceale allo scientifico: «Intorno ai 300 euro. La scuola tedesca, però, sotto questo aspetto presta molta più attenzione a non far spendere troppo». Stefano Stefani e Mauro Bampi parlano da esperti e responsabili delle cartolerie in piazza vittoria e Corso Libertà. «La gamma è ampia: i genitori prestino attenzione al rapporto qualità/prezzo». Licia Biotti, infine, sta ritirando i suoi libri da “Cappelli”. «Spesi 345 euro, ma esiste anche la possibilità di trovarli in buono stato a metà prezzo visto che i mercatini privati funzionano». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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