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sabato 4 settembre 2010

Clamer: prof di sostegno, no ai tagli


Alto Adige — 03 settembre 2010 pagina 14 sezione: CRONACA

BOLZANO. Il timore è che ci sia una contrazione delle risorse, di cui già quest’anno si vedono le prime avvisaglie con una leggera riduzione degli insegnanti di sostegno. Dal punto di vista didattico si punta a rafforzare il settore di tecnica e matematica, perché aiuta a migliorare anche l’apprendimento linguistico. «Speriamo - dice Clamer, dirigente dell’Istituto comprensivo Bolzano 1, che raggruppa la scuola elementare Dante e le medie Rosmini e Chini - di mantenere i buoni standard raggiunti fin qui con un occhio all’aspetto linguistico, ma senza dimenticare che il sapere ha bisogno di eccellenze tecnico-matematiche. Cerchiamo di far tesoro delle indicazioni delle prove Invalsi e rinforzare questo ambito disciplinare. Tra l’altro è risaputo che chi va bene in matematica ha meno difficoltà anche nell’apprendimento delle lingue». L’Istituto comprensivo è da sempre pioniere in città per quanto riguarda la gestione della forte presenza di stranieri nelle classi. «Eh sì - sorride - ormai siamo abituati e abbiamo dei modelli didattici e integrativi molto affinati sui quali facciamo affidamento. Lavoriamo seguendo le esigenze individuali o di gruppo, basandoci sul momento di arrivo degli stranieri e sulla loro conoscenza della lingua. Possediamo materiale specifico e possiamo modularlo in base alle lacune di ciascuno: gli strumenti, insomma, ci sono. Diciamo che non ci facciamo più spaventare dal fenomeno come una volta, ma questo accade anche nelle altre scuole della città». Si è molto parlato, comunque, degli insegnanti di inglese e dell’appalto all’Azb, qual è la sua posizione? «Abbiamo circa metà docenti in arrivo dalla Sovrintendenza e metà dall’associazione con la quale, peraltro, abbiamo lavorato molto bene». Le cattedre disponibili, però, potrebbero subire una futura contrazione, come prevedono gli uffici provinciali dell’amministrazione del personale insegnante. «Quest’anno contiamo all’incirca sulla stessa pianta organica dell’anno precedente, anche se abbiamo aumentato un po’ gli alunni. Mettendo a confronto i due parametri è evidente che qualcosa abbiamo perso, ma non si tratta di numeri enormi e la contrazione è concentrata principalmente sul sostegno». L’anno scolastico, comunque, si prevede frizzante in vista dell’introduzione della riforma scolastica per le superiori che a livello nazionale parte subito, mentre in Alto Adige è rinviata di un anno. Che periodo sarà per la scuola provinciale? «Credo - commenta Clamer - che non dobbiamo assolutamente farci prendere dal panico delle novità. Sugli sviluppi locali, infatti, possiamo dichiararci moderatamente ottimisti. Per quanto mi riguarda, auspico che venga salvata la quantità di risorse a nostra disposizione e che non si badi solo a logiche economiche. Bisogna tenere presente, insomma, quali sono le necessità qualitative della nostra scuola. Attenzione, infine, a non tagliare sul sostegno». Per le Dante questo sarà un anno di festeggiamenti: «Siamo pronti a festeggiare i 100 anni della “Dante”, inaugurata nel 1911 e che per molti anni e per buona parte dei bolzanini, è stata semplicemente “la scuola”». Le celebrazioni, logicamente, non si limiteranno unicamente alla festa, ma impegneranno attivamente gli studenti durante tutto l’arco dell’anno. «Abbiamo in programma percorsi storici, analisi dettagliate coordinate da una storica professionista come Milena Cossetto e percorsi nei vari ambiti per rendere omaggio a questo importante edificio entrato nel cuore di Bolzano. Mi ha rallegrato particolarmente, inoltre, l’adesione entusiasta delle due scuole medie al progetto, anche se dislocate altrove rispetto alla struttura di via Cassa di Risparmio. Il nostro obiettivo, comunque, è di mettere in piedi una festa che possa coinvolgere tutto il nostro quartiere di riferimento, producendo anche molto materiale di documentazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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