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mercoledì 22 settembre 2010

Spesa gratis: «Chi non ci spera?»

Alto Adige — 21 settembre 2010 pagina 30 sezione: AGENDA

BOLZANO. Mentre i lettori - consumatori collezionano i bollini del nostro concorso, noi “collezioniamo” i loro pareri sul mondo della... spesa, ovvero sull’alimentazione, sugli acquisti da mettere in tavola, sui loro tour nei supermercati. Sentendoli anche, evidentemente, come fruitori di questa iniziativa, che è davvero ad alto gradimento. Così un nuovo giro all’Eurospar di via Roma ci ha fatto incontrare Anna Rachetti, la cui spesa viene direttamente dalla terra, essendo lei un’autentica appassionata di frutta e verdura. «Sono i due prodotti che cerco maggiormente quando vengo al supermercato - ci dice - perché sono buone e, soprattutto, fanno molto bene. Certo, secondo me l’ortofrutta è una delle categorie dove noi consumatori spendiamo di più in assoluto». Fa comodo, quindi, armarsi di forbice e colla e andare a caccia dei bollini pubblicati in prima pagina dall’Alto Adige. «Se per ottanta giorni devo solo fare la “fatica” di incollare e in cambio posso ricevere un anno di spesa gratis, mi metto subito di impegno per provare a vincere il concorso», sorride. Parole d’apprezzamento, infine, per l’Eurospar di via Roma: «Grande, fornito, anche piuttosto comodo per trovare le varie cose nelle corsie dedicate. Il riposizionamento dei settori, a mio parere, ha fatto fare un salto di qualità all’intera struttura». Ci spostiamo e scopriamo che non tutti, alla fine dei conti, prestano troppa attenzione al cartellino del prezzo, seguendo, nelle scelte, più la forza d’abitudine che non quella del salvadanaio. Rosalia Zecchinato ammette, molto simpaticamente, di non sapere indicare quale tipologia di prodotti è quella più cara. «Così su due piedi non riesco a dare una definizione assoluta, però posso dire che certamente il pesce è sempre una voce piuttosto consistente dello scontrino finale». Sull’opportunità di poter contare su un anno, o sei mesi, o un mese di spesa gratis, risparmiando da un minimo di 300 a un massimo di 3600 euro, però, le idee si chiariscono. «Sarebbe davvero molto bello. Adesso, onestamente, a chi non piacerebbe non doversi preoccupare del conto finale?». Nel carrello, nel frattempo, Rosalia ha infilato ordinatamente frutta, verdura, pane e anche qualche detersivo. «Va bene le cose da mangiare che sono importanti e fondamentali per il sostentamento, ma un occhio alla pulizia va sempre dato». Non tutti amano fare la spesa, ma Rosalia si distingue. «Può anche capitare - conclude - di incontrare gente simpatica e persone perbene». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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