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venerdì 1 ottobre 2010

Don Bosco: «Più cura per i parchi»


BOLZANO. «Questa striscia verde è fondamentale per noi e i nostri figli. Per questo, siamo convinte che basterebbero pochi interventi per migliorare quello che non funziona». A parlare sono le mamme dei quartieri Don Bosco ed Europa che tutti i giorni utilizzano quell'immenso parco giochi che va da Ponte Roma fino a Ponte Resia. Un parco lungo e stretto come una fetta di polenta, che si dipana lungo le passeggiate dell'Isarco e tocca varie strade popolari di Don Bosco. Facile comprendere, dunque, come altalene, scivoli e buche della sabbia che compongono le varie aree giochi del rione siano particolarmente importanti per le famiglie del quartiere. In generale il giudizio sulle strutture è positivo, anche se non mancano le critiche sotto vari aspetti. Si va dalla poca manutenzione al marciapiede disastrato passando per i vandalismi notturni, il troppo sole estivo o il poco riparo invernale. Migliorare, insomma, si può sempre, soprattutto quando ci si rivolge ai bambini. «A volte facciamo fatica - sottolineano Julica Marinelli e Sabrina Piras - a tenere d'occhio i nostri figli perché l'estensione dei vari parchi non ci aiuta. Diciamo che non è come al "Ducale" dove tutto è più raccolto. Nella zona di via Parma, comunque, c'è molta ombra e la sabbia per i bambini è pulita, mentre vicino all'asilo Acquario hanno installato dei giochi forse un po' troppo complessi. Ecco, lì ombra non ce n'è mai ed è ottimo per l'inverno, ma impraticabile d'estate. Il marciapiede, infine, è abbastanza sconnesso e rischioso per le bici con le rotelle, anche se i bambini si divertono a fare ciclo-cross». Stesso appunto per Marialuisa Prodomici: «Difficile che passi un raggio di sole nello spiazzo dietro alla scuola "Alfieri". Davanti alla casetta del Vke, invece, mancano completamente le altalene». Simona Calligari insiste sul discorso "estivo" «quando sotto gli alberi possiamo stare al fresco e i bambini si divertono un mondo a giocare con l'acqua della fontanella. A disturbare, ogni tanto, sono i cani, ma solo quelli che non sono ben educati». Anna e Graziella Marabrese riprendono il tema della fontana «sempre e immancabilmente rotta. Bene per la tanta ombra d'estate, ma ci vorrebbe un maggiore controllo notturno per evitare il ripetersi di alcuni vandalismi». A parziale testimonianza troviamo numerose scritte su uno scivolo del parco. Contrattempo insolito, invece, quello registrato da Laura e Mimma Napoletano: «Quest'estate siamo stati letteralmente divorati da zanzare e moscerini. Probabilmente questi insetti hanno nidificato nella zona, soprattutto in prossimità del gioco con la carrucola, e si sono stanziate qui. Un fastidio per molti bambini». Durante i rigori invernali, però, diventa meno rilassante sedersi a chiacchierare con le amiche buttando un occhio di controllo ai pargoli come fanno Barbara Fornaso, Patrizia Bosco e Michela Mini. «Il bello di questo parco è proprio il suo carattere popolare e la possibilità di venire qui a fare quattro chiacchiere con le amiche. Sugli aspetti migliorabili, invece, ci vuole un poco di tempo per elencarli». Prego. «Prima di tutto chiediamo una maggiore manutenzione: le cortecce, per esempio, andrebbero cambiate ogni anno mentre qui non mi risulta che tutto questo avvenga. La sabbia della buca, inoltre, è sempre la stessa e di certo non va bene. La sera, infine, ci sono gruppetti di ragazzini che si divertono a rovinare le strutture e questo fenomeno andrebbe scoraggiato con qualche controllo in più». In chiusura incontriamo Elisa Bortolotti: «E' vero che vicino a via Alessandria ci sono pochi alberi, ma tutto sommato siamo fortunati perché possiamo scegliere tra varie opzioni e tanti giochi».
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