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lunedì 18 ottobre 2010

Presentato l autoscontro che è anche educativo


Alto Adige — 14 ottobre 2010 pagina 28 sezione: AGENDA

BOLZANO. Metti una decina di auto in un’arena, tutte con, come unico obiettivo, quello di scontrarsi a vicenda fino a che non ne resti solo una. Tamponamenti, sportellate, urti, tagli di strada: tutto concesso, tranne i frontali e le botte laterali dalla parte del guidatore. Si chiama “Demolition Experience” ed è la nuova frontiera, mutuata dagli show americani, che propone la cooperativa bolzanina Safety Road Academy, che si occupa di guida sicura. Ora, sorge spontanea una considerazione: come diavolo è possibile che un inferno in cui il primo obiettivo è cercare lo scontro, sia propedeutico alla sicurezza su strada? Sembra paradossale e invece una spiegazione c’è e sembra funzionare. A raccontarcela è il presidente di Safety Road, Enrico Fazzi: «Le auto di oggi sono dominate dall’elettronica e non dipendono più in modo decisivo dalla prestanza fisica del guidatore. Per fare un esempio, al giorno d’oggi ha poco senso spiegare come domare sottosterzo e sovrasterzo, quando tutte le macchine hanno la sterzata assistita e lo stesso dicasi per le frenate». Tanto vale, allora, scaraventarle a distruggersi a vicenda? «No - sorride - tanto vale allenare la componente della reazione psicologica. Questa pratica, che è anche uno spettacolo e uno sport, aiuta il pilota ad allertare i sensi, stimola la capacità di reazione, di previsione dell’ostacolo e di reazione. Il tutto, ovviamente, comprende anche un certo grado di dimestichezza e abilità nella guida della macchina. Gli studi sull’addestramento classico dimostrano che può subentrare un’assuefazione che porta alla sottovalutazione di determinati pericoli, perché si crede di essere pronti e preparati; qui l’imprevisto è sempre diverso, proprio come può succedere sulle strade normali». Sbattere uno contro l’altro, però, è pericoloso... «Esistono precisi regolamenti per cui non si possono fare impatti frontali o lato conducente. Le velocità raggiunte, inoltre, sono sempre modeste e le macchine chiaramente rinforzate. Non solo: i piloti si bardano come i centauri dell’enduro con molte protezioni. Mal che vada, diciamo, si rimedia qualche livido». In tutto questo c’è anche un sottile gioco psicologico. «Di solito si va in arena con due squadre e all’inizio si deve sconfiggere gli avversari. A un certo punto l’alleanza si deve sciogliere perché solo uno alla fine sarà vincitore. Il momento in cui questo accade è a discrezione dei partecipanti. Dal punto di vista dello studio psicologico è stimolante, per esempio, coinvolgere dieci persone di una stessa azienda e vedere come si comportano». Il progetto “Demolition Experience”, comunque, dopo le prime prove si sta allargando: se qui lo spazio utilizzato è limitato a una cava fra Laives e Bronzolo, è prevista, poi, una scuola dove imparare le tecniche di questa attività, eventi specifici per manager d’azienda, addestramento alla sicurezza alla guida, un format dedicato in tivù seguendo le orme dei reality, un campionato italiano e spettacoli itineranti in arene e palazzetti. Per qualsiasi informazione ci si può rivolgere direttamente alla cooperativa “Safety Road Academy” in via Galilei 2/e. E chissà, entrare nell’arena potrebbe essere un’emozione da provare. © RIPRODUZIONE RISERVATA -
Alan Conti

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