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giovedì 28 ottobre 2010

Sezioni bilingui: ora si guarda a medie e superiori


Ritrovarsi per valutare il presente e gettare uno sguardo interessato sul futuro. Nell’aula magna del liceo scientifico “Torricelli” si sono dati appuntamento ieri tutti i genitori delle sezioni bilingui della scuola primaria “Manzoni” per la conferenza “In cammino verso il plurilinguismo”. Sette classi interessate, con i più grandi che a giugno termineranno il primo ciclo. Va da sé che, assieme a una rinfrescata su obiettivi e stato di quella che ormai è più una realtà che una sperimentazione, ci si concentri contemporaneamente sul proseguimento del progetto anche alle medie. Sulla questione, comunque, spirano venti di ottimismo ed è la stessa dirigente dell’Istituto Comprensivo Bolzano VI a confermarli. “Nel giro di tre mesi dovremmo ricevere dalla Sovrintendenza una proposta didattica che valuteremo e calibreremo insieme. Da via del Ronco e dall’Assessorato, comunque, la volontà è di andare avanti, quindi guardiamo con ottimismo al prossimo anno”. Presenti sul palco anche Franz Schöpf e Michela Gasperi dell’associazione “Mix-Ling” che riunisce i genitori mistilingui. “Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti fin qui e della crescente domanda per le sezioni bilingui. Ora ci apprestiamo a coinvolgere anche i gradi scolastici superiori quindi le medie, certamente, ma anche le superiori. Sappiamo che, soprattutto sul secondo punto, potremmo incontrare delle resistenze, ma ormai il segnale sulla volontà della società altoatesina è abbastanza chiaro”. A spiegare i passi avanti compiuti in questi anni ci hanno pensato, invece, la referente scientifica dell’Università di Macerata Stefania Cavagnoli e l’insegnante Sonia Fiorentino. Soddisfatti, in platea, i genitori. Giorgio Ghersini, per esempio, ha il figlio che frequenta proprio il quinto anno. “Siamo impazienti di conoscere lo sviluppo del progetto alla scuola media perché intendiamo assolutamente continuare. Evidente che siamo contenti della primaria, nonostante all’inizio si trattasse di un’iniziativa pilota e ci fosse qualche perplessità”. Curiose, ma con meno fretta, anche Ivana Trentini, Irene Hovden e Giulia Bonvicini. “I nostri bambini sono in terza, però guardiamo con interesse al proseguimento nelle scuole di grado superiore. Per i bimbi, comunque, calarsi in una realtà bilingue è assolutamente naturale e senza dubbio questo favorisce in modo netto la convivenza tra gruppi linguistici”. Il successo della sezione bilingue, comunque, è certificato anche dall’interesse che questa suscita all’interno delle scuole materne. “Mio figlio è all’ultimo anno di asilo tedesco – chiude Valeria Vagheggi – e sono venuta a informarmi sul progetto. Come me ci sono molti genitori interessati perché ci sembra la strada per la scuola del futuro nella nostra Provincia. D’altronde se nelle scuole d’infanzia tedesche si registra una presenza massiccia di bambini italiani, significa che la richiesta della popolazione va proprio nella direzione di un sistema che sia in grado di formare cittadini pienamente bilingui. Perché, allora, non assecondare del tutto questa necessità?”.
Alan Conti

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