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lunedì 8 novembre 2010

Anche un catalogo per l'esposizione curata da Gugger


Nei 1.200 metri quadrati di esposizione curata da Beat Gugger al Museo archeologico bolzanino, dal prossimo marzo, ci sarà spazio pure per l'arte, perchè la celebrazione dei vent'anni dal ritrovamento della mummia più famosa d'Europa meritava adeguate iniziative. Ecco allora l'opera della fotografa altoatesina Brigitte Niedermair che riporta tutte le varie interpretazioni della mummia sparse nel mondo con una serie di scatti: un equilibrio delle rappresentazioni, più o meno verosimili. Ma anche arte "manuale": affine concettualmente alla creazione fotografica è l'opera "Ötzi: frozen, scanned un plotted" realizzata dalla britannica Marilene Oliver che, partendo dalle scannerizzazioni tomografiche eseguite sul corpo dell'uomo, ne ha riprodotto i profili perforando alcune lastre di acrilico poi riunite in un unico blocco. L'editrice Folio, infine, realizzerà un catalogo. (a.c.)
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