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giovedì 18 novembre 2010

Bar Domino, quasi un istituzione


Alto Adige — 17 novembre 2010 pagina 35 sezione: AGENDA

BOLZANO. Chiudere o rilanciare? È questa la domanda che si sono posti i fratelli Claudio e Alessandro Marchesini quando si sono trovati a riflettere sul destino dello storico bar Domino, diviso tra l’affaccio in piazza Walther e il locale nell’omonima galleria. La risposta è sotto gli occhi di tutti ed è partita con un restyling approfondito proprio lungo la galleria: arredo dal design moderno, interno curato e un generale senso di ordine che piace molto ai clienti affezionati e ai turisti. Già, perché è lungo questi due binari che il Domino si è costruito una tradizione che tutti i bolzanini sono pronti a riconoscergli. «La posizione che occupiamo - spiega Claudio Marchesini - ci indirizza lungo un percorso che seguiamo volentieri. Siamo qui dal 1976, quindi con i concittadini abbiamo un rapporto che affonda le radici nel passato. Oggi, però, bisogna stare al passo con i tempi e offrire loro, per le pause pranzo, anche pasti più completi ed ecco che nella cucina ci orientiamo su quanto di meglio ha da offrire la cultura italiana. Una scelta che è molto apprezzata dai tedeschi, bolzanini e non». È qui che inserisce la colonna del turismo. «Inutile nascondersi, sono loro il vero surplus per le nostre attività. Piazza Walther è il punto di riferimento, la prima cosa che vogliono vedere: giusto offrire un servizio all’altezza. Durante la stagione, per esempio, lavoriamo in 14 per raggiungere questo obiettivo, ma durante tutto l’anno, e questo è un salto di qualità legato alla bellezza di Bolzano e alla presenza di Ötzi, abbiamo visitatori. Dal bancone noi abbiamo la responsabilità di offrire prodotti all’altezza della tradizione italiana che si aspettano, ma funzioniamo anche da primi informatori affiancandoci all’ottimo lavoro che svolge l’ufficio turistico qui vicino». Sotto la galleria incontriamo Silvana Boscolo e i fratelli, anche qui, Azam e Ikram Sikandar. «Veniamo dal Pakistan - raccontano - ma da moltissimi anni siamo al Domino. Ci occupiamo dalla cucina e abbiamo cominciato a imparare i segreti di Umberto Marchesini, papà di Claudio e Alessandro, facendone tesoro. Oggi possiamo spaziare su tutti i piatti tipici della cultura italiana senza alcuna difficoltà e ogni tanto arricchiamo l’offerta con le nostre tradizioni come il riso basmati. Una formula che funziona». Cliente affezionata del Domino è Verena Mumelter, consigliere della Circoscrizione Centro: «Vengo qui fin da quando ero una bambina. A rendere questo bar veramente unico è l’attenzione con cui vengo servita e coccolata. Tutte le mattine, per esempio, ricevo dei cappuccini artistici magnifici, indipendentemente dal fatto che ci sia confusione oppure no. Questo indica una considerazione del cliente di assoluto livello». Il rilancio è stata la scelta giusta. © RIPRODUZIONE RISERVATA -
Alan Conti

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