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martedì 23 novembre 2010

Bolzano: aperto il Burger King, pro e contro


BOLZANO. Giù il velo da Burger King, il fast food bolzanino che si è presentato per il primo giorno di attività. Arredo curato, architettura a vista e spazi moderni fanno del ristorante di piazza Domenicani un fiore all'occhiello per la catena di hamburger che celebra il suo 65esimo locale in Italia sbarcando in un centro storico dove per lungo tempo si è sentita la mancanza dello storico McDonald's in piazza Walther. Dalle parole che arrivano dai quadri dirigenziali della catena, comunque, l'Alto Adige conoscerà presto altre aperture di Burger King. L'inaugurazione di ieri è stata all'insegna della sobrietà: niente show né discorsi ufficiali, pochi svolazzi e il minimo sindacale della coreografia affidata alle tante coroncine messe in testa ai primi clienti o disseminate tra i tavoli. Nessun responsabile cita "Mc Donald's" in modo evidente, preferendo un più sottile "la concorrenza", ma che la sfida sia apertamente lanciata lo si coglie in modo evidente. Persino tra le impiegate alle casse è facile scorgere qualche volto impegnato, fino a qualche settimana fa, nel fast food di via Buozzi.
A fare da padroni di casa troviamo Nicola e Simone Dell'Osso: «Siamo soddisfatti dell'entusiasmo con cui siamo stati accolti perché per la nostra famiglia si tratta di un investimento importante. Abbiamo cercato di realizzare un ristorante che si distinguesse dal classico prototipo del fast food e si potesse calare nel conteso del Centro storico. Le scelte architettoniche o di arredo, quindi, sono state ben ponderate e sono idee di uno studio milanese». Ora comincia l'avventura commerciale vera e propria: quali sono gli assi nella manica? «Sicuramente la cura della qualità e le porzioni, migliori della concorrenza. Noi, oltretutto, possiamo contare sulla forza del marchio "Burger King" in Germania e Austria, dove è leader del settore. Possiamo, perciò, rivolgerci tranquillamente ai tanti turisti che arrivano da questi paesi». A confermare la forza della catena nel mondo tedesco è Julio Olave, general manager di "Bk Spagna" con delega per l'Italia e Malta. «Bolzano è una piazza per noi molto interessante e rappresenta un ottimo avamposto per il mercato italiano che intendiamo conquistare poco a poco. L'influenza del turismo tedesco ha inciso: in Germania contiamo 625 ristoranti, evidente che teniamo in alta considerazione gli spostamenti di queste persone. Sappiamo, inoltre, che nella vostra città anche la concorrenza funziona molto bene, quindi la domanda è presente. Non appena ingranerà bene in piazza Domenicani, comunque, siamo pronti ad aprire nuovi fast food in Alto Adige». Dietro le casse troviamo Miriam Arcieri, Valentina Ravarotto, Cristiana Arcieri e Tabata Favani: «Siamo emozionate per questo primo giorno. È da un po' di tempo che cerchiamo di prendere confidenza con la cucina, le casse e il sistema, ma da oggi si comincia a fare sul serio». Il primo a varcare la porta e staccare lo scontrino numero uno è Patrick Pritz, studente della Lub: «Ero curioso - racconta sorridendo - così sono venuto e mi sono preso un whopper (un panino), patatine e bibita. Il più classico dei menù. Avevano detto che me lo avrebbero offerto per festeggiare, invece poi me l'hanno fatto pagare». I ragazzi dell'ateneo hanno affollato la sala fin dal primo giorno. «Certo - rispondono Julian Von Payr e Matteo Cau - l'offerta che troviamo qui non è certamente uguale a quella della mensa. Non solo, l'intero fast food sembra fatto molto bene e curato nei dettagli. Una novità che ci lascia soddisfatti». Meno contenti i residenti, che avevano creato anche un comitato e lanciato una raccolta firme per protestare contro l'apertura del fast food.

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