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lunedì 8 novembre 2010

La "terza vita" di Ötzi: a 20 anni dalla scoperta lo celebra una mostra


La mummia Ötzi festeggia vent'anni. Controsenso? No: l'età anagrafica, come ovvio, è assai più stagionata e si perde nell'orizzonte di cinque millenni fa, ma è il 19 settembre 1991 che la mummia del Similaun "nasce" per il mondo moderno. E' proprio da quella data, peraltro palindroma se letta in cifre, che Ötzi comincia la sua seconda vita che lo porta a essere uno degli uomini più conosciuti e studiati nel mondo. E' proprio questo l'aspetto che il Museo archeologico di Bolzano intende enfatizzare con la mostra "Ötzi 20", presentata ieri ma in programma dal 1º marzo 2011 al 15 gennaio 2012. Un allestimento che stravolgerà i connotati di uno dei centri espositivi, l'archeologico di via Museo appunto, di maggiore interesse a Bolzano. La festa per il ventennale, dunque, diventa l'occasione per ridisegnare atmosfere e sale del museo, rilanciando la figura dell'Iceman nel ruolo che gioca nella società odierna. Non solo, gli studiosi olandesi Alfons e Adrie Kennis sono stati incaricati di rifare il look dell'uomo venuto dai ghiacci con una nuova ricostruzione che ci mostrerà le fattezze di Ötzi. Un'immagine che sarà poi utilizzata dallo stesso museo per rinnovare il marketing, quindi destinata inevitabilmente a diventare familiare. Non a caso il manifesto dell'allestimento "work in progress" presenta una sagoma nascosta da un lenzuolo bianco, pronta per essere svelata. Se la scienza che studia il passato di Ötzi mantiene importanza e centralità, l'autentica rottura con il passato arriva dalla voglia della responsabile del Museo archeologico, Angelika Fleckinger, di incastonare un simbolo di Bolzano nella modernità. Evidente anche il rimando nei quattro pilastri, corrispettivi dei quattro piani del museo, su cui si articolerà l'esposizione: life, science, reality e fiction. Di fatto quello che dal 1998 è stato un museo visitato da 3 milioni di persone si trasformerà in qualcosa di completamente nuovo. A raccontare il progetto è il curatore svizzero Beat Gugger. «Al primo piano creeremo una grotta cristallina e daremo spazio alla risonanza che Ötzi ha avuto sui media di tutto il mondo, con anche una curiosa testimonianza sulla nascita di questo nomignolo. Il secondo piano è quello che, materialmente, contiene la mummia e quindi qui ci occuperemo di reality, ovvero la presentazione di Ötzi, del suo equipaggiamento e di quella che era la sua realtà. Al terzo piano spazio alla scienza: lo stato delle ricerche, i risultati ottenuti e le prospettive, con anche un laboratorio di criminalistica perché la morte di quest'uomo è forse il più grande giallo inventabile. E' qui, poi, che troverà spazio la nuova sagoma creata da Alfons e Adrie Kennis. Infine l'ultimo piano vogliamo sia più di alleggerimento, quindi spazio alla fiction e a tutte le storie su Ötzi raccontate nel mondo». Stride, infine, l'assoluta mancanza di rappresentanti istituzionali - politici del gruppo italiano alla conferenza di presentazione. I compleanni, di solito, è bello festeggiarli con tutta la famiglia...
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