Cerca nel blog

martedì 2 novembre 2010

Spesa «scientifica»? Meglio gratis


Alto Adige — 29 ottobre 2010 pagina 36 sezione: AGENDA

BOLZANO. Avanti con i “segreti” su come la nostra spesa può essere guidata. Ieri abbiamo iniziato a presentarvi la sintesi di alcuni segreti pubblicati dall’“Ecologist” italiano, in cui si elencano mosse e piccoli trucchi dei supermercati che “guidano” un po’, inconsicamente, i nostri acquisti. Dopo i primi quattro, ecco i successivi 6. 5) Trattiamo rapidamente di un espediente che riguarda più che altro i produttori: il cambio di look di un prodotto. Molto spesso il rinnovo della confezione o del logo d’azienda provoca un aumento delle vendite. Nei supermercati questo viene spesso assecondato garantendo ai prodotti in restyling un’adeguata visibilità. 6) Il classico assaggino spesso offerto al banco della gastronomia funziona anche quando non lo si degusta. È dimostrato che la visualizzazione del bocconcino può bastare a fare secernere dallo stomaco dei succhi gastrici che fanno avvertire di più la fame: da qui la spinta a a comprare cibo consumabile appena passata la cassa. 7) La domanda è: in quale direzione leggete? Chiaramente da sinistra a destra. Bene, la “lettura” degli scaffali avviene nello stesso identico modo, quindi negli espositori molto lunghi i prodotti più cari vengano proposti sulla sinistra e i più convenienti sulla destra, rispettivamente al primo e all’ultimo posto dove guardiamo. 8) Lungo le corsie qual è il punto da raggiungere da qualsiasi direzione che richiede più cammino al contatto con i prodotti esposti? Certo, il centro. Ecco perché le marche più conosciute si trovano molto spesso a questa altezza della corsia e, cammin facendo, può sempre capitare che ci scappi qualche acquisto d’impulso. 9) La carta fedeltà. Infilarla nel portafoglio significa quasi inevitabilmente danneggiare il suo vicino di posto: il bancomat. Le statistiche, infatti, rivelano che il 42% di noi quando entra in possesso di una “fidelity card” spende più di quanto non farebbe senza. A far scattare la molla altro non sono che i premi o i buoni sconto promessi al raggiungimento di un determinato saldo punti. Nel secondo caso, addirittura, il ciclo diventa paradossale: la carta spinge a spendere di più per guadagnare buoni sconto che, inevitabilmente, ci pungolano per tornare alla carica e spendere ancora qualcosa in più. (a.c.)

Nessun commento:

Posta un commento