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mercoledì 17 novembre 2010

Un albero dai fiori rosa per non dimenticare il sorriso di Martina


Alto Adige — 16 novembre 2010 pagina 28 sezione: AGENDA

BOLZANO. Ricordare per ripartire con un sorriso. La scuola media «Fermi» ha voluto dedicare a Martina Zanellini - allieva della scuola, morta il 2 novembre scorso a 11 anni dopo essere stata colpita dall’influenza A - un albero nel cortile. Un gesto simbolico, ma non solo. La pianta è scientificamente un «Cercis canadiensis» e fiorisce con degli splendidi fiori rosa durante la primavera, mentre le sue foglie richiamano la figura del cuore. Più che le qualità naturali, però, a contare è la valenza emotiva di un albero che rappresenta anche un ponte che gli amici e i compagni di Martina hanno voluto gettare verso il futuro. Per conoscere l’iniziativa incontriamo Beatrice Crepaldi, Elisa Ghinato e Hillary Hernandez, amiche del cuore di Martina: «Ci piaceva l’idea di continuare ad averla qui con noi attraverso un simbolo che durerà nel tempo. Durante la cerimonia di inaugurazione abbiamo cantato la sua canzone preferita, “Lalal land” di Demy Lovato, e letto un testo della poesia di Bach “Nessun luogo è lontano”, leggermente riadattato». Tutte e tre raccontano un piccolo ricordo di Martina. «Ha frequentato - racconta Beatrice - tutte le scuole con me: dall’asilo alle medie. Ci vedevamo spessissimo e avevamo un rapporto forte. Giusto darsi da fare per mantenere un posto per lei nel nostro cuore». Il sorriso di Elisa è legato a una gita «in montagna, dove ci siamo divertite come non mai, ma anche durante la “notte dei musei”, quando ne abbiamo visitato uno e siamo rimaste a dormire con la classe portandoci il sacco a pelo. Quante risate». Ricordo di divertimento “serale” anche quello di Hillary che difficilmente dimenticherà «un pigiama party tra amiche all’insegna della complicità». Nemmeno gli insegnanti si sono tirati indietro di fronte alla possibilità di legare il nome di Martina a opere lodevoli. «Stiamo organizzando - spiega Daniele Masè - una raccolta fondi interna alla scuola per finanziare un sistema di vaccinazioni nel Malawi in collaborazione con “Medici senza frontiere”. Tutto il progetto porterà il nome di Martina e chiunque potrà contribuire mettendosi in contatto con la scuola e chiedendo della professoressa Raffaella Costantini». Orgogliosi delle tante iniziative sono la dirigente dell’istituto Comprensivo Laura Bertoni e il suo vice Giuliano Gobbetti: «In tutto questo, se vogliamo, abbiamo potuto toccare con mano le differenze che ci sono tra gli adulti e i bambini nel metabolizzare un evento così tragico. I compagni e gli amici di Martina hanno voluto ricordarla attraverso tutto quello che più è vicino al loro mondo, come la musica e la canzone preferita. Ammettiamo che qualche dubbio ci era venuto sull’opportunità di inserire un brano tanto ritmato all’interno di una cerimonia commemorativa. I ragazzi però hanno insistito e alla fine hanno avuto ragione; gli stessi genitori di Martina hanno apprezzato molto». Nel momento del raccoglimento, quindi, c’è anche un messaggio di impegno e rilancio: «I bambini hanno un modo più naturale di vivere il passaggio tra la vita e la morte e sono stati loro a trascinarci nella voglia di non fermarci al semplice ricordo di Martina, spingendoci verso azioni che possano durare nel tempo». © RIPRODUZIONE RISERVATA -
Alan Conti

1 commento:

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