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venerdì 3 dicembre 2010

Bolzano: premiati 24 giovani impegnati in azioni di volontariato sociale


di Alan Conti
BOLZANO. Regalare il proprio tempo agli altri è atto nobile, soprattutto quando la giovane età suggerirebbe ben altre strade da percorrere. Il Comune ha deciso di rendere onore a questo valore e premiare i ragazzi under 25 che decidono di dedicarsi al volontariato, con la prima edizione del "Premio Giovani Volontari" celebrato nella sala del consiglio comunale alla presenza del sindaco Luigi Spagnolli e dell'assessore competente Mauro Randi. In sala, 24 giovani in rappresentanza di un mondo del sociale variopinto: da chi è impegnato con bambini e adolescenti del Vke o degli scout a chi si dedica a far compagnia agli anziani passando per le associazioni ricreative o di sostegno più puramente sociale. Tra tutti i giovani celebrati con un attestato, ne sono stati scelti due particolarmente esemplari da una commissione formata dal garante per l'infanzia, Simon Tschager, e la responsabile della Federazione provinciale delle associazioni sociali, Simonetta Terzariol. Premi, dunque, ad Anna Colantoni, che da quasi due anni dedica domeniche alle persone anziane in reparto geriatrico, e Rumel Rahman, che a soli 13 anni con l'associazione Volontarius ha organizzato una manifestazione multietnica a Don Bosco. A loro, oltre al riconoscimento istituzionale, però, è andato un premio da 300 euro ciascuno, offerto da Mediaworld.
«Un aspetto positivo della società del benessere - ha detto il sindaco Luigi Spagnolli - è la possibilità di dedicare del tempo a chi ha più bisogno. In passato, invece, si era costretti maggiormente a pensare di portare a casa la pagnotta quotidiana». C'è spazio anche per una puntura al mondo degli adulti e dei media: «Nel mondo accadono tanti fatti brutti e i giornali ne sono testimonianza. Certo, ogni tanto ci si accorge che anche gli adulti che lo riportano commettono grossolani errori». Sorvolato, invece, il fatto che il lavoro di questi ragazzi molto spesso mette toppe laddove colpiscono i tagli amministrativi.
Soddisfatto del lavoro dei ragazzi, l'assessore Mauro Randi: «Bolzano risponde sempre bene alla necessità di volontariato e siamo molto contenti di questa naturale inclinazione. Ci piace anche mostrare un'immagine diversa della gioventù».
Tant'è. Il presentare un modello imitabile è la vera forza di un premio importante che presenta il volontariato agli adolescenti in una veste nuova: un gioco da ragazzi, capace di fare il bene della città.

1 commento:

  1. Mi dispiace invece, che purtroppo a Bolzano c'è poco volontariato, specialmente per quanto riguarda la disabilità...non so a che cosa è dovuto, forse nelle scuole bisognerebbe sensibilizzare di più i giovani...ma ovviamente per fare questo dovrebbero essere sensibili al problema handicap, prima di tutto gli insegnanti....e quì ci sarebbe molto da dire...Valeria Torcasio

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