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giovedì 20 gennaio 2011

Al “Zona” la pausa è industriale


19 gennaio 2011 — pagina 29 sezione: Agenda


BOLZANO. La pausa dal lavoro: facile farla quando ci si trova in centro con decine di bar a pochi passi, più arduo stando in Zona industriale, area consacrata alle aziende più che alla ristorazione. A tappare la falla, però, c’è il Bar Zona, in via Di Vittorio, gestito da Ivan Marotta, autentico simulacro della pausa per dipendenti delle ditte limitrofe e autotrasportatori. «Venire qua - racconta Marotta - è stato un colpo di fortuna dettato dalla necessità di spostarci dalla precedente attività. Non facciamo solo servizio bar ma anche edicola e tabacchino con giochi telematici. Insomma, cerchiamo di creare momenti di svago per i lavoratori a pochi passi da via Buozzi e quindi in posizione abbastanza centrale per l’intero rione».
Il successo è tangibile: tavolini al completo a qualsiasi ora. «Ci impegniamo a creare un buon clima tra i clienti e se vediamo nascere amicizie siamo contenti. Non a caso cuciniamo ogni venerdì sera la pasta per tutti e abbiamo appeso i poster dell’Inter: il calcio e relativi sfottò rappresentano una splendida opportunità di socializzazione».
Dietro al bancone, servono Ania Bulla, origini bresciane, e la venezuelana Josefin Carabali: «La nostra è una piccola comunità, dato che almeno l’80% della clientela è formata da persone che vengono tutti i giorni. Il caffè è il prodotto che attira più ordinazioni, la panineria la fa da padrone durante la pausa pranzo. Dove ci distinguiamo dagli altri locali, però, è sicuramente nell’attività alla mattina presto perché gli orari della aziende qui intorno spesso cominciano all’alba e noi dobbiamo essere pronte».
A un tavolino troviamo Pietro Lampis col figlio Daniel e l’amico Radu Danut. «Venire al “Zona” è per noi una tradizione quotidiana da quando ha aperto. Avendo il magazzino qui vicino è comodo fermarsi un attimo per una pausa e un caffè, piuttosto che per mangiare qualcosa. In questa parte di città non possiamo contare su un’offerta particolarmente ampia di bar, ma siamo fortunati perché l’atmosfera che c’è qui difficilmente potremmo replicarla da qualche altra parte. Nel tempo sono nati e cresciuti rapporti di amicizia con altri lavoratori e capita di venire a incontrarci per qualche chiacchiera anche fuori orario di lavoro. Proprio come succede nel più classico dei bar rionali».
Si gustano il loro panino, infine, Sergio Ferrari e Klaus Hollensteiner: «La Zona industriale spesso è terra di nessuno, dove conta solo il lavoro e c’è poco spazio per la socializzazione. Qui troviamo il classico clima di chi intende staccare dal lavoro per qualche minuto e rilassarsi scambiando due parole con gli amici e gustandosi il pranzo o la merenda. Il più classico dei pit-stop per ripartire con slancio».

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Alan Conti

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