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sabato 29 gennaio 2011

Bollette non pagate: Ae stacca acqua, luce e riscaldamento a 40 famiglie di 2 condomini


BOLZANO. Un'intera notte senza luce né riscaldamento e un risveglio privo di acqua calda con docce e lavaggi al gelo. Non sono state ore semplici quelle vissute dai residenti dei condomini in via don Narciso Sordo a Firmian. Martedì sera, infatti, Ae ha staccato l'energia elettrica degli spazi comuni dal civico 28 fino al 32 riallacciandola solo ieri in mattinata: un forte disagio per una quarantina di famiglie. Una nottata passata al freddo per tutti, bambini piccoli e anziani compresi. La colpa? Secondo alcuni residenti sarebbe da ascrivere a un mancato pagamento di 38.000 euro ad Azienda Energetica mai segnalato dagli ex amministratori di condominio. LA PROTESTA Lo studio dell'amministratore, che da poco ha rassegnato le dimissioni irrevocabili nella gestione dell'edificio, dal canto suo nega con forza ogni coinvolgimento. «Ci siamo affidati a loro con fiducia - ricorda Renato Lucchi che abita proprio nel condominio - ma evidentemente sono sorte delle complicazioni gravi. Tutto a un tratto, infatti, ci siamo ritrovati senza la corrente in comune. Il problema, chiaramente, è legato al riscaldamento centralizzato e alla fornitura di acqua calda. Non dimentichiamoci, infatti, che qui abitano anziani e genitori con bambini appena nati. Meno male che ci hanno lasciato l'illuminazione delle scale e l'ascensore: i servizi essenziali per un minimo di sicurezza». Di solito, però, prima dell'interruzione della fornitura partono diversi avvisi. «Non abbiamo mai saputo nulla - continua Lucchi - e l'amministratore non si è mai degnato di metterci in guardia nelle riunioni condominiali. Addirittura avevamo un bilancio approvato. Il pagamento delle rate era normale, quindi nessuno si aspettava che ci fosse un'esposizione tanto cospicua. Ora abbiamo cambiato amministratore, ma rimane la beffa e la sensazione che non tutto sia stato gestito bene». La corrente, però, è tornata solo nella mattinata di ieri: «Certo. Abbiamo cominciato a pagare in banca e ogni famiglia sta mettendo una cifra tra 700 e 1.100 euro. Siamo una cooperativa dell'Acli e ci conosciamo tutti abbastanza bene: chiediamo solo venga fatta chiarezza su come sia potuto accadere un disguido simile». Denise Fischnaller n: «Ci hanno staccato tutto lasciandoci al freddo. L'unica cosa che sappiamo è che ci siamo trovati di fronte a un grosso pasticcio amministrativo». Situazione di disagio testimoniata pure da Sabrina Seppi: «Vengo qui a fare le pulizie in casa a una signora anziana e ho trovato davvero fuori luogo privarla del riscaldamento per diverse ore. Sono sollevata dal fatto che ora Ae abbia provveduto a riallacciare la corrente, ma forse la situazione poteva essere gestita in modo differente». Chiude Franco Battistini: «Per una notte siamo riusciti a cavarcela abbastanza bene, nonostante le temperature all'esterno non siano state clementi. L'acqua fredda, invece, ha comportato un certo disagio: non è bello fare la doccia in queste condizioni».
GLI AMMINISTRATORI Pronta la replica che arriva dagli uffici dell'ex amministratore di condominio: «Non accettiamo che ci venga tirata la croce addosso così facilmente. A fine novembre abbiamo fatto il passaggio di consegne alla nuova società amministrativa e tutti i bilanci erano a posto, con tanto di estratti conto e fatture originali. Il 18 ottobre, oltretutto, abbiamo avuto l'ultima riunione del condominio e l'esposizione di 38.000 euro non esisteva proprio. L'unica scopertura, piuttosto normale, era di 8.458 euro basata più che altro su un'ipotesi di consumo. Con noi, comunque, tutte le fatture di luce e gas erano in ordine. Avevamo, però, trovato delle spese che dovevano essere restituite dalla cooperativa del condominio, forse c'entrano qualcosa. Considerando, infine, che in un anno il condominio ha pagato di consumi 30.000 euro tra il 2009 e il 2010, la somma di 38.000 euro è francamente troppo cospicua e potrebbe essere giustificabile solo con un eventuale conguaglio». Netta, la presa di posizione della nuova amministrazione: «I residenti sapevano benissimo di questo debito, forse c'era bisogno di una svegliata dato che dopo il sollecito dei pagamenti nella posta di ieri mattina in molti sono corsi a saldare la loro posizione. Il disagio, comunque, è limitato alle sole 4 ore del mattino perché di notte il riscaldamento è praticamente LA VERSIONE DI AE «Abbiamo semplicemente seguito le normali procedure - così il vice direttore generale di Ae Paolo Acuti -. Si tratta, prima di tutto, di un'utenza generale con allacciamento una centrale di calore per il riscaldamento. Azienda Energetica ha seguito le normali procedure inviando i solleciti all'amministratore che, però, nessuno ha pagato: purtroppo, come avviene regolarmente e come ci è imposto dall'Autorità, abbiamo provveduto alla sospensione della fornitura. Mi spiace sia successo durante nottate così gelide e so che alcuni residenti sono andati a lamentarsi in Comune». Ora, appunto, tra amministratori e una parte dei condomini è cominciato il reciproco scambio di accuse. «Noi non possiamo incolpare nessuno, ma possiamo dire che tra il mancato pagamento e l'interruzione della luce passa parecchio tempo. Trenta giorni sono il margine massimo per saldare regolarmente la fattura, altri 20 sono a disposizione da quando parte il sollecito e in mezzo bisogna conteggiare le giornate che impieghiamo per verificare i pagamenti nei nostri sistemi. Non si tratta, certamente, di una scelta improvvisa». Come funziona, però, nei casi di passaggio di consegne tra amministratori di condominio? «Provvediamo a modificare l'indirizzo della fattura non appena ne abbiamo comunicazione. Può essere che l'inghippo sia lì, ma da quando sono arrivati i regolari pagamenti, ieri mattina, la corrente è stata riallacciata». (a.c.) 27 gennaio 2011

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