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giovedì 20 gennaio 2011

Scambio di docenti italiani e tedeschi


di Alan Conti
zoom . BOLZANO. La scuola tedesca stringe i rapporti con il mondo italiano con cui dal prossimo anno si scambierà alcuni docenti. La novità arriva da una partnership tra le scuole medie "Fermi" e "von Aufschnaiter" ed è la testimonianza concreta di come il mondo tedesco stia seguendo con particolare attenzione il moltiplicarsi delle sperimentazioni bilingui che caratterizzano l'altra parte del cielo dell'istruzione altoatesina. Estrema delicatezza, chiaramente, nelle parole dei dirigenti scolastici nell'esprimere giudizi, ma una complessiva attenzione a livello di sperimentazioni e collaborazioni è tangibile. Ingrid Pertoll, dirigente delle scuole primarie "St.Quirein", "Stolz" e secondarie "Von Aufschnaiter" ed "Egger Lienz", per esempio, ha trovato facile sponda nella collega Laura Bertoni che coordina le attività di "Tambosi", "Rodari" e "Fermi". «Dobbiamo convincerci - la premessa di Pertoll - che la nostra realtà è quella di un territorio perfetto per chi vuole imparare l'altra lingua. Chi è veramente deciso a raggiungere il traguardo del bilinguismo può avere i mezzi per ottenerlo: per questo trovo poco sensato che i ragazzini italiani vadano in Germania a imparare il tedesco, così come i nostri studenti facciano delle vacanze studio a Firenze o Cesenatico. In quest'ottica abbiamo deciso di attivare delle collaborazioni con le scuole medie "Fermi" e "Archimede" per aumentare il contesto d'uso e compenetrare maggiormente i due mondi scolastici». Un orientamento accolto a braccia aperte dalla dirigente degli istituti di Oltrisarco: «Non è sempre facile riuscire a imbastire questo tipo di progetti - spiega Bertoni - ma con loro stiamo portando a conclusione un lavoro di pianificazione che dura da mesi. In sintesi si tratta di uno scambio di insegnanti tra le scuole per alcuni periodi determinati, in modo da consentire una didattica diversa e nell'altra lingua. Gli insegnanti si sono incontrati per definire bene che tipo di programma affrontare e come suddividere le discipline. Siamo ai dettagli e credo che, per fare tutto con la massima precisione, partiremo direttamente con il prossimo anno scolastico». Le "Fermi", quindi, concedono un'importante anticipazione sul piano dell'offerta formativa, ma la dirigente ammette «che ci saranno altre novità che presenteremo tra pochissimi giorni. Bisogna cogliere al volo le opportunità e le aperture che arrivano dal mondo tedesco. Il fatto che anche Ingrid Pertoll sia una dirigente nuova come me è stata una spinta in più per percorrere con convinzione questa strada». Più prudente nelle dichiarazioni è Christian Gallmetzer, dirigente della primaria "Gries" e della media "Stifter": «Sappiamo tutti che la scuola tedesca affronta degli evidenti freni politici nel giudicare le sezioni bilingui e l'insegnamento veicolare che stanno sfondando nel mondo italiano. Questo, però, non significa che ce ne rimaniamo immobili: noi, per esempio, di concerto con il consiglio d'istituto, abbiamo aggiunto un'ora di lezione in italiano al piano orario della primaria. Non solo, durante il percorso scolastico abbiamo inserito dei rafforzamenti linguistici alle medie, con suddivisione delle classi e particolare attenzione all'italiano e all'inglese. Difficile, comunque, esprimere un giudizio sulla scuola bilingue: da parte di noi dirigenti non c'è nessuna voglia di alimentare polemiche politiche, mentre a livello tecnico non possiamo nasconderci alcune difficoltà. Tramutare la sperimentazione in soluzione sistematica, infatti, comporta la necessità di precettare diversi insegnanti di italiano: non è così semplice trovarne». Non mancano, infatti, le ammissioni di difficoltà nel reperire docenti di L2 che ciclicamente tornano ogni settembre. «Esatto - conclude Gallmetzer - per questo ritengo che la strada più proficua per migliorare le nostre competenze linguistiche sia quella di rafforzare il sostegno alla disciplina». Dalle cattedre tedesche, insomma e seppur sottotraccia, si cercano nuove strade.
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