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venerdì 11 febbraio 2011

Gli abitanti di via Resia: parcheggi gestiti male tra il Palasport e Firmian


BOLZANO. Non sempre l'annoso problema bolzanino dei parcheggi è da imputare alla mancanza assoluta di stalli, ma può capitare dipenda da come vengono gestiti i posteggi già disponibili. L'esempio eclatante lo forniscono i residenti del tratto di via Resia che corre dall'incrocio con via Milano a quello con viale Druso. Tra Palasport, stadio del football e spiazzo dietro alla fermata dei bus di via Milano, infatti, tutto si può dire meno che l'offerta di posti sia scarsa. Il problema, secondo residente ed esercenti, è la loro organizzazione e il permesso di parcheggio accordato a tutti coloro che praticano attività sportiva arrivando addirittura a non prevedere alcun bollino nella zona antistante lo stadio "Europa". L'arrivo dei nuovi rioni, con le seppur poche attività di Firmian, completa un quadro difficoltoso per chi batte bollino grigio sul parabrezza. La prima a segnalare il disagio del rione è Mariangela Braito che punta il dito verso il Palasport. «Finisco di lavorare tra le 19 e le 19.30 e quando rientro a casa in via Resia non trovo un posto a pagarlo oro. Nei cortili è molto difficile, ma davanti ai campi Resia troviamo sempre macchine parcheggiate ovunque, persino nei piccoli stalli riservati bici e motorini. Le auto, inoltre, sono quasi tutte occupate da una sola persona: il guidatore o per meglio dire il calciatore. Sono sei le squadre che si allenano in questi campi: davvero tante. Non chiediamo che il Comune impedisca il parcheggio agli atleti, ma che predisponga un parking adiacente per loro, lasciando libertà ai residenti lavoratori. Non dimentichiamoci, infatti, che non trovare posto rappresenta sì una scocciatura, ma anche un dispendio di soldi che si volatilizzano con il consumo di benzina». Annuisce al quadro dipinto dalla signora Braito il benzinaio dell'Agip Serafino Antonelli. «È così, specialmente al sabato la situazione è davvero critica per tutto il giorno. L'unico momento della giornata in cui si può trovare posto è durante la mattina. Un'altra grande incompiuta della strada, però, è l'aiuola che corre lungo la strada in direzione viale Druso. Da tre anni aspettiamo che venga sistemata per allargare le corsie che oggi sono talmente strette da causare problemi di passaggio ai mezzi di soccorso durante le emergenze». In sella alla sua bicicletta si muove controcorrente Albano Alfonso: «Questa è la soluzione - risponde indicando il proprio mezzo - per dribblare il problema del traffico. Scherzi a parte, non possiamo lamentarci troppo perché rispetto ad altre zone della città via Resia è abbastanza ben fornita, considerando che buona parte dello spiazzo davanti all'Eurospar viene addirittura utilizzata per la sosta permanente dei camper. Lo stesso traffico, piuttosto sostenuto, rientra nella normalità di un'arteria principale della città». Meno entusiasmo dalle parti di Firmian, dove abitano Stefania Erspamer e Fabio Bottacchiari: «E' vero che molti nuovi residenti possiedono il garage privato, ma è altrettanto corretto sostenere che c'è chi posteggia comunque l'auto sulla strada. Questo, inevitabilmente, crea un sovraccarico che nelle ore di punta rende ardua la ricerca di un posto. Evidente che se a questa situazione si aggiungono gli sportivi e i camper, diventa tutto più complesso da gestire e sopportare». La conferma, schietta, arriva da Sergio Berganton: «Verissimo, si tratta di un grosso problema e di un'enorme seccatura». Particolarmente interessato è il giudizio di Andrea Iovino che del campo Resia C e dello stadio di football è il custode. «La situazione è molto critica: mi parcheggiano ovunque, persino nella zona di accesso al campo. Più volte ho dovuto chiamare la polizia municipale perché non trovavano spazio nemmeno i pullman delle squadre avversarie. Naturalmente l'arrivo di Firmian ha inciso molto dato che i residenti trovano comodo infilarsi davanti allo stadio piuttosto che scendere sempre in garage. Professori e studenti più grandi del liceo "Pascoli", poi, parcheggiano costantemente allo stadio, pur avendo un parking interratto riservato. Se tutti utilizzassero i posteggi privati, si risolverebbe buona parte dell'emergenza parcheggio nel rione». Chiara Zammarchi, titolare dell'ingrosso "Maxim", invoca «qualche bollino grigio di servizio in più per le aziende che operano in questa zona. E' assurdo, infatti, che ne venga consegnato solo uno quando non è rimasto più nulla di disponibile che non sia riservato a chi possiede il contrassegno grigio. Solo davanti allo stadio "Europa" si trova qualcosa, ma bisogna essere fortunati. Il paradosso di fondo è sempre lo stesso: perché bisogna pagare per venire a lavorare?». 8 febbraio 2011

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