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lunedì 28 febbraio 2011

La cultura si «vende» nel negozio sotto casa: un successo


26 febbraio 2011 — pagina 42 sezione: Agenda


BOLZANO. Il porta a porta funziona, anche per la cultura. L’operazione di marketing che ha consacrato le aspirapolveri a domicilio riscontra un buon successo pure sotto il profilo dell’offerta di musei, spettacoli e arte cittadina. A certificarlo sono i primi numeri in arrivo dal progetto dell’assessorato provinciale alla cultura «Partendo da via Cagliari»: in soli 15 giorni, infatti, sono già 150 i questionari compilati a fronte di un quantitativo simile di biglietti omaggio offerti. Le risposte ricevute dagli operatori andranno chiaramente a confluire in una statistica utile a tracciare il profilo della domanda culturale di un quartiere popolare come Don Bosco e una strada simbolica come via Cagliari. Aspettative e bisogni, dunque, trovano riscontri numerici e allargano un sorriso all’interno dei curatori del progetto e degli uffici provinciali. «Siamo ben oltre le più rosee previsioni - le parole di Sergio Camin, ideatore e curatore dell’iniziativa - tanto che nella piattaforma di informazione abbiamo inserito la piccola novità della comunicazione minimale nei mercati in collaborazione con Confesercenti».
Non si tratta, però, del classico volantinaggio tra le bancarelle: sport assai praticato tra i politici a caccia di crocette. «No - spiega Camin - abbiamo inserito tra i prezzi e le indicazioni dei banchi alcuni cartelli dedicati alle diverse offerte culturali». Alla prima reazione positiva dei commercianti stessi è seguita l’approvazione dei clienti, talmente entusiasta da suggerire una replica in occasione di altri mercati cittadini.
L’azione promozionale, lo ricordiamo, rientra all’interno del progetto «Casa Haus Scuola Cultura» dell’assessorato che si pone come obiettivo anche la ricerca di nuove strade per la promozione culturale di un territorio che, a livello di offerta, ha ben poco da invidiare ad altre realtà europee. Il porta a porta di via Cagliari, quindi, non ha inventato nulla di nuovo nell’utilizzo delle tecniche commerciali del «direct» e del «multilevel», ma quello che ha convinto i bolzanini è stata senz’altro la novità del prodotto veicolato oltre, inutile negarlo, al biglietto omaggio offerto in base alle inclinazioni di ogni singola famiglia. «Quel ticket - precisa Camin - non va inteso come un regalo per averci aperto la porta. Tutt’altro: è proprio la prima chiave che serve ad avvicinare il pubblico a certe manifestazioni, rompendo un primo grande ostacolo che è quello di convincere le persone a uscire di casa per un evento culturale». Dall’uscio di casa alla bancarella della spesa la morale di fondo è sempre la stessa: la cultura che bussa nella vita quotidiana. In 150 hanno già scelto di aprirle la porta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Alan Conti

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