Cerca nel blog

sabato 19 febbraio 2011

«La Provincia sbaglia» In via Hofer non piace il progetto del museo


BOLZANO. Là dove doveva esserci il verde ci sarà una palazzina? Esercenti e residenti di via Hofer si schierano compatti al fianco del Comune nel braccio di ferro con la Provincia sul destino del parcheggio alle spalle del museo di scienze naturali. Nessuno si fida delle promesse di Palazzo Widmann di rivedere il progetto. «Sarebbe molto meglio poter contare su un nuovo spazio verde - non ha dubbi Angelika Gasser - dato che in questa zona ce ne sono davvero troppo pochi. Il parchetto di via Goethe da poco inaugurato dalla Circoscrizione, per esempio, è molto utilizzato dai residenti e soddisfa un bisogno. Il Talvera non può essere ritenuto sufficiente per bocciare qualsiasi altro progetto di verde pubblico». «È evidente - interviene Nicolò Mantovani - come l'amministrazione provinciale abbia a cuore le sorti di una struttura che può potenzialmente attrarre molti turisti. Troppo spesso, però si dimenticano di chi questa strada la vive quotidianamente e ha bisogno di interventi che possano migliorare la qualità della vita. Non stupisce nemmeno più, invece, che Comune e Provincia abbiano idee di sviluppo differenti, anche se sarebbe auspicabile trovassero una qualche linea unitaria. Parliamo, per esempio, del parcheggio com'è oggi: una disordinata distribuzione di stalli che più di una volta ha portato a liti tra i proprietari delle auto». Andrea Skilagyi prova a mettere qualche paletto: «Benissimo la zona verde, ma che sia calpestabile e fruibile dalla gente. Non ha senso creare un fazzoletto di terra inaccessibile per i bolzanini. In questa zona, oltretutto, abbiamo bisogno di questi spazi e bene ha fatto la commissione urbanistica a bocciare la soluzione di cambio di destinazione proposta dalla Provincia». Si iscrive al partito dell'edificazione, invece, Ottavio Gaioni: «E' vero che oggi lungo la strada ci sono parecchi cantieri, ma si tratta di opere che sono rimaste bloccate per troppo tempo a causa di complicanze burocratiche. Era giusto accelerare le pratiche non appena se ne è avuta la possibilità. La stessa piazzetta ex distributore può tranquillamente essere dedicata all'edificazione: di verde siamo pieni anche nei dintorni della città, non sarà quello spazio a fare la differenza». È la luce a fare distinzione per Konrad Daum, titolare della libreria "Mardi Gras". «Il Comune dovrebbe pensare a intervenire sull'illuminazione. Alla sera è davvero troppo buio per noi, ma dagli uffici preposti ci è stato risposto che mancano i soldi per questo intervento. Senza contare che ci sono tratti di marciapiede e la stessa via Molini che sono ormai diventate un bagno a cielo aperto per i cani, senza alcun tipo di pulizia. Ho visto padroni che li lasciano urinare sulle porte d'entrata dei condomini». Il vicino Manfred Seyr dell'omonima attività chiede che la riqualificazione «porti un parcheggio sotterraneo e un fazzoletto verde. Questa strada ha bisogno di questi due elementi per migliorare. Peccato, invece, che ci sia poco transito di pedoni». Importante la voce della Circoscrizione, per bocca del presidente Rainer Steger (Svp) e del consigliere Generoso Rullo (Pdl), allineati sulle stesse posizioni. «Il rione ha bisogno di verde, quindi abbiamo votato all'unanimità a favore del progetto comunale e non ci piace affatto la svolta provinciale. Il parchetto di via Goethe, per esempio, è stato un successo per il bisogno di aree verdi che nutre la zona, ma sappiamo che una parte dell'area potrebbe essere consegnata privatamente alle scuole "Von Aufschnaiter" nell'ambito della riorganizzazione degli istituti. Ci ribelliamo a questa progressiva erosione di spazi per le famiglie. Senza contare, infine, che la superficie della piazzetta è stata comprata dalla Provincia a 300.000 euro perché non edificabile e la variazione d'uso ne farebbe lievitare il valore: una mossa non tanto simpatica». (a.c.)

Nessun commento:

Posta un commento