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lunedì 21 febbraio 2011

Per la galleria Vintola rilancio difficile senza l’aiuto del Comune


19 febbraio 2011 — pagina 21 sezione: Cronaca


BOLZANO. Rilanciarsi da soli è difficile, ma aspettarsi un aiuto dalla mano pubblica è impresa ancor più disperata. E’ questo il sentimento di chi lavora dietro le casse dei negozi di Galleria Vintola, dove il commercio ammette onestamente di sopravvivere degnamente, ma non fa mistero di alcune criticità permanenti che andrebbero risolte quanto prima.
«Siamo arrivati da poco - comincia Elisabetta Gogala di “Schlaf G’sund” - ma è abbastanza evidente come la galleria soffra di una generale poca visibilità che determina uno scarso passaggio di gente interessata agli acquisti. Una situazione che potrebbe essere parzialmente invertita ideando una qualche promozione pubblicitaria sistematica». Disamina parzialmente condivisa da Angelo Tagliente del salone “Duemila”: «Dall’asilo all’anagrafe i luoghi di attrazione nelle vicinanze di certo non mancano. Il problema, semmai, è riuscire a intercettare quei cittadini che passano distrattamente. Chiaro che un’attività come il parrucchiere può vivere tranquillamente di passaparola e clienti che arrivano da rioni più lontani, ma ragionando in sistema qualcosa si potrebbe realizzare tutti insieme». Le dipendenti Jorida Zenuni e Ornela Salillari avanzano una richiesta da lavoratrici: «Sarebbe bello si potesse aggiungere qualche rastrelliera in più per le bici. Vero che la galleria, come tutto il Centro, gode di un’ampia offerta di parcheggi nei dintorni, ma incentivare l’utilizzo delle due ruote è una scelta saggia». Elena Saccani conferma: «Galleria Vintola è per i bolzanini un centro di commercio importante. Evidente che ci sia grande attenzione nel seguire una sua eventuale valorizzazione». Piccola, ma curiosa, la puntualizzazione di Federica Raffini: «Lungo la galleria c’è la radio in diffusione, ma è sempre e solo in tedesco. Non dico di cambiare tutto, ma perlomeno alternare con l’italiano sarebbe un bel gesto di convivenza». Laure Maver della ferramenta “Setnikar” non è conciliante verso la mano pubblica. «Gli addobbi natalizi erano splendidi e ce li siamo pagati noi, la pulizia nel passaggio è impeccabile e ce la paghiamo noi: evidente come non si possa contare sul Comune per il rilancio commerciale della galleria. Non bastasse questo, adesso giunge voce di un possibile rincaro sulle insegne, mentre continua l’impossibilità di apporre delle segnalazioni con i nomi dei negozi ai due ingressi». Chiusura con le parole di Carmen Milan di “Zoomarket”. «E’ davvero insolito che le pulizie di un passaggio pubblico debbano essere pagate dai singoli negozianti, eppure se vogliamo aspirare ad avere un ambiente decoroso siamo costretti a percorrere questa strada. Il Comune continua a negarci la possibilità di mettere delle tabelle informative lungo via Streiter e via Vintola: a parole sono sempre disponibili, ma all’atto pratico nulla si è mosso. Grossi disagi derivano dall’eliminazione di una piattaforma di carico e scarico adeguata. La nostra attività necessità di ingenti quantitativi di merce in arrivo, eppure siamo impossibilitati a far arrivare con serenità le grandi aziende semplicemente perché non esiste uno stallo adeguato sufficientemente vicino al negozio. Non contenta, la polizia municipale eleva continuamente sanzioni ai fornitori». È vero invece, conclude, «che i grandi negozi e i marchi importanti sono capaci di rivitalizzare una zona commerciale. Noi e “Gutweniger”, seppur con la loro entrata in via Streiter, siamo stati ringraziati da alcuni colleghi per l’indotto e quando per un periodo abbiamo considerato la possibilità di trasferirci, in tanti sono venuti a chiederci di restare. Questi sono i gesti che scaldano il cuore di un commerciante».

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Alan Conti

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