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mercoledì 2 febbraio 2011

Via Vinci: il Comune toglie i marciapiedi «Un salotto urbano»


BOLZANO. I lavori di ripavimentazione in via Leonardo da Vinci non si faranno prima dell'autunno del 2012 e, in ogni caso, il Comune si preoccuperà di informare esercenti e commercianti con un anno di anticipo. Non solo, piazza dell'Università potrebbe rientrare in un progetto di riqualificazione complessiva e ospitare le biciclette al momento parcheggiate lungo le rastrelliere della strada. L'incontro tra il segretario di Confesercenti Paolo Pavan, l'assessore comunale ai lavori pubblici Luigi Gallo e i commercianti di via Leonardo Da Vinci si chiude con un sostanziale pareggio, ma ai punti sono i negozianti a strappare più di qualche promessa. Non ultimo, infatti, l'impegno dell'amministrazione nel confrontarsi con le associazioni di categoria per qualsiasi lavoro possa toccare in modo sostanziale gli interessi degli esercenti. «I lavori di riqualificazione - spiega Gallo al bar Gallery, dove si è tenuta la riunione - interesseranno la rimozione dei marciapiedi e, molto probabilmente, andranno a toccare il sistema di scarico centrale per migliorarlo. L'idea è di creare un'ideale continuazione di via Goethe, senza marciapiede e con un solo livello di pavimentazione». I negozianti, però, sono ancora scottati dai lavori estivi effettuati dalla Volksbank. Dice Francesca Talassi: «Abbiamo buttato via una stagione per colpa del cantiere». La tempistica potrebbe slittare all'autunno 2012 ma anche qui certezze non ve ne sono. «Potrebbe saltare fuori una strada che ha maggiore necessità di questa - continua Gallo -. I commercianti devono stare tranquilli». La partita giocata da Confesercenti, però, è forse più grande del singolo episodio: «Vogliamo essere consultati ogni volta che si progettano lavori impattanti con ripercussioni sui commercianti». L'apertura dell'assessorato è ampia: «Sarà mia premura - risponde Gallo - informarvi puntualmente e aprire un canale diretto. Evidente, comunque, che le richieste saranno soggette alla realtà progettuale e alle nostre convinzioni che non sempre potranno essere coincidenti con le vostre». Sotto accusa, inoltre, la durata dei cantieri: «Talvolta devono essere proprio gli esercenti a controllare che non ci si perda in deroghe continue, con conseguente dilatazione dei tempi: ci vuole più attenzone» attacca Pavan. E' nel particolare, però, che la discussione smette di essere un regolamento di rapporti istituzionali. La scelta di quando eseguire gli eventuali lavori nel 2012, infatti, non è affatto un dettaglio. «Ricorderei all'amministrazione - continua Talassi - che è l'anno dell'adunata degli Alpini, un business non di poco conto. Facciamoci attenzione». «I lavori, se ci saranno, partiranno dopo» la rassicurazione di Gallo. Il capitolo biciclette, vecchio cavallo di battaglia dei commercianti, infine, apre la porta a ulteriori novità. «Siamo stufi - lamenta Roberto Casarini, intervenuto anche in rappresentanza dell'Unione Commercio - di fare i conti con il parcheggio selvaggio. Siamo arrivati al paradosso che ci hanno vietato le vetrinette per non chiudere le vie di fuga esterne che oggi sono sbarrate dalle due ruote posteggiate. Togliamo la ciclabile del tratto in direzione via Cassa di Risparmio e riportiamo lì le rastrelliere». «Non si può - chiude Gallo - toccare un tratto così importante. Le bici si sposteranno in occasione della rivalutazione complessiva di piazza dell'Università che, è evidente, necessita di un ripensamento globale». (a.c.)

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