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sabato 12 febbraio 2011

Viale Druso protesta mancano le pensiline la strada è pericolosa


BOLZANO. In viale Druso mancano le pensiline nonostante le molte promesse. Residenti ed esercenti provano a riproporre il disagio, anche se le difficoltà sembrano connesse alla forte presenza di proprietà private lungo il tracciato che rendono angusto l'eventuale spazio di installazione delle cabine. La richiesta, però, si trascina dietro altre criticità della strada: dai marciapiedi dissestati allo scarso parcheggio, passando per una pista ciclabile attesa ormai da tempo. Il primo ad aprire il dibattito sulle pensiline è Luca Sticcotti: «Ci sono strade che in cento metri ne contano addirittura due, mentre nel vialone urbano più imponente scarseggiano in modo incredibile». «Sarebbe veramente una soluzione auspicabile - sospira Sandra Stringari - per garantire riparo a chi aspetta il bus con la pioggia o la neve. Anche col vento gelido potrebbe tornare utile potersi sedere al coperto. Penso alle tante mamme con i bambini o le signore anziane che quotidianamente si recano alla fermata di una delle strade più trafficate di Bolzano. I marciapiedi, invece, meritano una rivisitazione complessiva perché viale Druso non può sempre e solo essere considerata dal punto di vista dell'automobilista». Richieste sottoscritte pure da Adalgisa De Zulian: «Prima arrivano le pensiline e meglio è per tutti. Il freddo e il traffico, talvolta, raggiungono picchi difficilmente sopportabili. Sarebbe ora di offrire un riparo per tutti i residenti e gli utenti della Sasa, tra cui molti anziani». Oltre ai bus, però, c'è un capitolo biciclette sempre aperto. «Un percorso ciclabile aiuterebbe senz'altro la zona - spiega Andrea Fellin del laboratorio "Hands" - ma è di difficile realizzazione dato che se ne parla da tempo. Lo stesso marciapiede andrebbe rialzato e marcato in maniera più netta, magari con qualche pianta e i fiori che ci sono sul lato in direzione Bivio. Il problema, però, sono le tante proprietà private che costringerebbero l'ente pubblico a una trattativa serrata con i condomini per ricavare qualche spazio». Stesso tema, da un'angolatura politica, viene affrontato da Gianni Cassini. «Sono anni che chiediamo la realizzazione di una corsia riservata alle biciclette, ma nulla si è mai mosso. Se oltre alle difficoltà tecniche, infatti, si inseriscono pure quelle di carattere politico come il Comune immobile è molto difficile riuscire ad arrivare a una soluzione. A rimetterci, però, sono i residenti del rione ed è un peccato. Il piano regolatore poteva prevedere qualcosa di simile. La carenza di parcheggi, invece, è legata all'aumento delle macchine, ormai quasi sempre due per famiglia». Dal bancone del bar "Gong" è proprio quello degli stalli il nodo più sentito. Dice Rita Natuzzi: «Osservo la situazione da un punto di vista professionale. Chi viene da fuori non ha altra soluzione che lasciare la vettura in seconda fila e fare tutto di fretta per non incorrere in sanzioni. Per gli esercizi tutto questo determina l'impossibilità di ampliare il proprio bacino d'utenza dovendosi limitare ai soli residenti. Così si trasforma il vantaggio del tanto passaggio nel solo svantaggio dell'eccessivo traffico». Antonio Faliva torna sulla mancanza di pensiline: «La cabina sarebbe utile, in particolar modo per gli anziani, ma molto difficile da realizzare. Gran parte dei posteggi, infatti, sono di proprietà privata e limitano la zona del possibile intervento, rendendo insufficiente il margine per l'installazione di una pensilina. Bisognerebbe chiedere a negozi e condomini quanto interessa un'operazione simile, ma fino ad oggi non abbiamo avuto risposte positive. Il tutto, poi, è aggravato da scelte poco lungimiranti come quella di sistemare il bidone dei rifiuti lungo la strada, occupando due posteggi, quando potrebbe benissimo essere messo nella vicina aiuola comunale della passeggiata Jordan senza arrecare disturbo a nessuno». Chiusura con Italo Capisani,: «In viale Druso servono parcheggi». (a.c.)

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