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mercoledì 23 febbraio 2011

Vodka e caviale, ecco Matrioska


22 febbraio 2011 — pagina 37 sezione: Agenda


BOLZANO. Metti un pezzo di Cremlino in via Roma e sarà un successo. Quella che sembra una provocazione in una città che già fatica a governare i propri, di monumenti, diventa simpatica realtà al bar “Matrioska” che da poco più di tre mesi rappresenta un autentico avamposto sovietico a Bolzano, nello slargo alla destra prima del Ponte Roma. L’idea è venuta a Nadiya Tsurkan, ucraina e componente della Consulta immigrati comunale: «Ho pensato che in città ancora non esisteva un negozio che offrisse specialità e delizie russe, così con il mio compagno Franco Cofone abbiamo aperto un bar con queste caratteristiche. In fondo portiamo un po’ della nostra terra qui da voi e in cambio riceviamo parecchio entusiasmo».
D’accordo, ma cosa dovrebbe indurre un bolzanino ad avventurarsi nel mondo gastronomico della Grande Russia?
«Le opportunità sono diverse. Partendo dalla più scontata, infatti, direi la vodka di ogni tipo e gusto: dal peperoncino alle classiche con la frutta, senza trascurare la liscia, evergreen tra il popolo di Putin. Particolarmente ricercati, invece, sono i latticini o i salami, ma anche il caviale rosso e nero è sicuramente tra i prodotti più apprezzati. Spazio, infine, a cioccolatini e dolcetti di vario genere».
E’ qui, infatti, che spunta la confezione con le guglie di piazza Rossa.
«Devo ammettere - continua Tsurkan - che il rapporto con i bolzanini è davvero stimolante perché la curiosità e l’apertura mentale sono straordinarie. I tedeschi conoscono più facilmente i nostri prodotti perché sul loro mercato sono più diffusi, ma anche gli italiani non disdegnano di fare un tentativo».
La soddisfazione deve essere tangibile se Maia Gordei e Alessandro Perto si spingono a consigliare dei tortellini russi a chi annovera sul territorio nazionale la Romagna... «Vero - ridono - ma la pasta è molto differente, quindi vale la pena assaggiarli. Non si possono mettere in competizione perché si tratta sostanzialmente di due primi piatti molto differenti».
Non dimentichiamoci, però, che l’insegna recita “bar” Matrioska e quindi le caratteristiche del classico locale di casa nostra vanno rispettate.
«Abito qui vicino - spiega Yuli Kalvin - e mi trovo molto bene qui. Oltre all’ambientazione russa, infatti, anche il classico caffè è buono».
Tra i tavoli incontriamo Marika Gardasanik: «Viviamo in un alloggio qui sopra e quando hanno aperto il Matrioska siamo stati molto contenti. “Finalmente qualcosa di diverso”, abbiamo pensato. I cioccolatini sovietici, comunque, sono una delizia, e poi non sottovaluterei l’aspetto umano e l’affetto che si riceve a questo bancone. E’ stato un colpo di fortuna avere tutto questo proprio sotto casa».
Per chi volesse tentare l’avventura gastronomica, comunque, l’appuntamento è fissato: «Ogni venerdì - conclude Nadiya - organizziamo un piccolo buffet per gli ospiti. Si tratta di una proposta senza impegno, in modo da consentire l’assaggio a tutti coloro che non vogliono subito acquistare una confezione intera dei vari prodotti. Provare una nuova esperienza, comunque, può essere un valido motivo per avvicinarsi alla cultura russa. In molti, oltretutto, sono attratti dalla Russia come meta per le proprie vacanze e per noi, chiaramente, è un grande piacere poter parlare della nostra terra con chi ha interesse a visitarla. In questo modo ci sentiamo più vicini a casa».
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Alan Conti

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