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venerdì 1 aprile 2011

Firme per le telecamere al parco


31 marzo 2011 — pagina 17 sezione: Cronaca

BOLZANO. Le hanno chieste in consiglio circoscrizionale, ma adesso per le telecamere al parco delle Semirurali i cittadini ci metteranno anche la firma. Sabato mattina, dalle 9 alle 13, il consigliere di Quartiere Marco Caruso e tutti gli interessati daranno il via alla petizione per l’installazione di un impianto di videosorveglianza a Santa Maria in Augia. A stufare residenti e frequentatori del parco sono i continui vandalismi nella zona: dalle panchine distrutte agli specchietti delle auto divelti, passando per firme e graffiti lasciati in ogni spazio libero delle infrastrutture. Mesi fa, addirittura, furono gli stessi resti archeologici del convento medievale a essere oggetto delle scritte con spray e pennarelli, con grande indignazione delle istituzioni che poco, però, hanno cambiato. Partenza ufficiale della petizione, dunque, sabato all’incrocio tra via Bari e via Alessandria, mentre il proseguimento sarà domenica direttamente nel cuore del quartiere in piazza Don Bosco, sempre dalle 9 alle 13. Il documento, per la verità, chiede la velocizzazione delle procedure di installazione delle telecamere perché il via libera, di fatto, è già stato incassato a tutti i livelli. L’evento, nel frattempo, è stato lanciato su Facebook raccogliendo, a poche ore dalla creazione, già una trentina di adesioni, tra cui quella del consigliere provinciale di Unitalia Donato Seppi. Proprio sulla bacheca del social network, intanto, qualcuno punta il dito verso l’amministrazione comunale: «Non dovrebbe nemmeno servire una petizione, il Comune dovrebbe arrivarci da solo a capire questa forte necessità». Da ottobre dell’anno scorso anche l’ex presidente di Circoscrizione e oggi consigliere comunale Enrico Lillo (Pdl) cerca di intervenire sulla questione delle telecamere con una mozione che, al momento, non è neppure stata tradotta. «Credo si cerchi di frenare questa operazione per la contrarietà all’opera di alcuni funzionari comunali. Avevo addirittura predisposto un preventivo, ma mai nulla si è mosso». (a.c.)

1 commento:

  1. non solo atti vandalici, tipo panchine e graffiti, ma impossibilità di girare in serenità durante le ore serali, per minacce di agressioni e vere e proprie agressioni a mano armata, stupri, pestaggi da parte di bande di ragazzini senza rispetto per gli altri e probabilmente con alle spalle genitori che se ne fregano o peggio che pur essendone al corrente li coprono spudoratamente e se pur sporadicamente situazione di spaccio e tossici che si fanno lasciando sporcizia di ogni genere (il tutto in un sito archeologico) tutto ciò e VERGOGNOSOOOOOOOOO

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