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domenica 29 maggio 2011

Con ArtMaySound il festival del fumetto coinvolge tanti giovani


28 maggio 2011 — pagina 36 sezione: Agenda


BOLZANO. Dalle zucche alle strisce e dallo speck ai balloon. In questo weekend Piazza Walther si svecchia e ospita l’edizione 2011 di “ArtMaySound”: il festival che da festa giovanile dedicata al fumetto è cresciuto fino ad occupare il salotto buono della città con workshop, stand promozionali, concerti e giochi di gruppo. Videogiochi, film cult o giochi da tavolo, per esempio, fanne parte a pieno titolo di questa dimensione. ‹‹La vera sfida rappresentata da “ArtMaySound” - spiega uno degli organizzatori Armin Barducci, aiutato da Giacomo Morello, Mattia Filippin e Mattia Antino - è di proporci a un pubblico nuovo. Per questo coinvolgiamo i bolzanini nel disegnare tutti insieme oppure volentieri spieghiamo tradizioni e storie dei vari fumetti. I concerti e gli spettacoli di judo, inoltre, sono eventi di socializzazione importante››.
Ieri mattina, con replica questa mattina, è andato in scena il workshop tenuto dal disegnatore Ennio Bufi e lo sceneggiatore Davide Barzi. Oggetto della lezione un bel volume con la trasposizione in strisce del celebre “Don Camillo” di Giovannino Guareschi: ‹‹E’ un esempio perfetto per raccontare come avvenga il processo di “traduzione” dalla prosa al fumetto. Abbiamo scelto, in questo senso, una pietra miliare della letteratura italiana. Nello storyboard, per esempio, i dialoghi molto potenti del romanzo vengono resi con sistemi di flashback o flash forward››.
A lato della piazza presente anche il negozio “Blob Games” con uno stand che sancisce anche visivamente il trionfo dell’oggettistica nel settore. ‹‹Molti pezzi - ammettono Massimo Less e Alessandro Cappato - si rivolgono a una clientela specializzata di collezionisti. Per intercettare chi non frequenta con regolarità questo mondo hanno lanciato, per esempio, gli scacchi tematici di “Star Wars”, “Shrek” o gli stessi “Simpson”››.
A fianco, invece, incontriamo Andrea Cassol e Francesco Farbene della fumetteria “Asgard” che ci guidano nel mondo dei giochi. Piccolo aggiornamento per i neofiti vuole che il Cosplay nasca dalla sintesi delle parole Costume e Play. E’ il gioco, però, a fare la differenza rispetto a una normale sfilata di carnevale: ‹‹Vince chi riesce ad immedesimarsi meglio. L’anno scorso contammo 13 partecipanti, quest’anno puntiamo al raddoppio››.
Chissà cosa penseranno gli ignari turisti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Alan Conti

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