Cerca nel blog

giovedì 16 giugno 2011

Alle Manzoni il patentino D alle elementari



di Alan Conti

BOLZANO. La scuola bilingue funziona: gli alunni della quinta elementare della sezione sperimentale delle «Manzoni» hanno superato tutti i test del Goethe Institut che valgono l'equipollenza al patentino D. L'obietto, spige la dirigente Mirca Passarella, è far ottenere loro il C alla fine della terza media. La sperimentazione in autunno verrà, infatti, estesa al triennio: 13 ore in tedesco e 4 in inglese. I numeri parlano chiaro: i bambini che frequentano la scuola primaria bilingue sono in grado, alla fine della quinta, di mettersi in tasca il patentino D. Gli stessi dati suggeriscono identica fiducia nel conseguimento dell'attestato di livello C per le medie e, per i più bravi, addirittura il B. Soono stati presentati ieri i risultati nell'esame di certificazione linguistica "Fit in Deutsch 1 e 2" sostenuti quest'anno dalle classi 4C e 5D delle sezioni bilingui della scuola primaria Manzoni. A scorrere una tabella che certifica il buon risultato del progetto è stata la professoressa Stefania Cavagnoli, docente di didattica delle lingue presso l'ateneo di Macerata e referente scientifico del percorso di scuola bilingue in via Dalmazia. Le certificazioni "Fit in Deutsch 1 e 2", dunque, vengono rilasciate dal Goethe Institut dopo apposito esame e trovano corrispondenza con i gradi di valutazione A1 e A2 del quadro europeo di riferimento per la valutazione delle conoscenze linguistiche. Le norme sull'equipollenza permettono, quindi, di stabilire un parallelo tra patentino e certificazione: ecco perché si può dire che tutti e 15 gli alunni della classe 5D si sono messi in tasca il patentino D avendo superato con successo l'esame Fit in Deutsch livello A2. La sezione, guidata dalle insegnanti Valentina Lazzarotto, Anni Vikoler e Laura Ventrella, ha centrato l'invidiabile percentuale del 100% di successi. Non solo: a differenza del patentino il Goethe Institut prevede un giudizio della prova con una scala di quattro valori che va da "molto buono" a "insufficiente": accade così che ben 2 alunni abbiano ottenuto il massimo della votazione, 13 un lodevole "buono" e 4 "sufficiente". Se passare l'esame è il primo obiettivo, farlo bene è senz'altro una soddisfazione in più che certifica l'efficacia dell'uso veicolare del tedesco e dell'immersione nell'altra lingua. I costi dell'esame, 57 euro a studente per un totale di 541,50 euro per l'intera classe, vengono coperti in prima battuta dall'Istituto Comprensivo Bolzano VI e, in caso di esito positivo, rimborsati dalla Provincia. I genitori, così, si ritrovano a casa un bimbo con il curriculum arricchito a fronte di un esborso praticamente nullo. Dati incoraggianti, intanto, arrivano anche dalla 4C che ha sostenuto il Fit in Deustch livello A1 lasciando intravedere in prospettiva un ulteriore salto di qualità. Tutti gli alunni hanno passato l'esame con 14 "molto buono" e 7 "buono", rispettivamente 3 e 1 in più rispetto all'esito dello scorso anno dei "colleghi" che si sono appena aggiudicati la certificazione equivalente al patentino D. Chiaramente soddisfatta è la dirigente Mirca Passarella che getta ponti sul futuro grazie al già strutturato proseguimento del progetto alle scuole medie. «Ora hanno il patentino D e metto la mano sul fuoco che fra tre anni si intascheranno il C, mentre i più bravi potrebbero addirittura tentare il B: tutto a massimo 14 anni». La prima media bilingue, comunque, si articolerà attraverso 13 ore di tedesco e 4 ore di inglese su un totale di 34,40 ore settimanali: in soldoni il 50% della didattica sarà dedicata alle lingue. Il ciclo, comunque, è continuo e alle porte ci saranno due nuove prime bilingui alle Manzoni, la IB e la IC a tempo modulo, per un totale di circa 50 alunni che si aggiungeranno ai 162 già coinvolti dalla sperimentazione. Entusiasmo, infine, viene espresso in alcuni sondaggi interni proposti a genitori bambini. I primi, per esempio, regalano percentuali bulgare nel grado di soddisfazione verso l'apprendimento del tedesco con il 91% generale in prima, 70% in seconda, 100% in terza e 87% in quarta. Il 95% degli alunni in quarta, infine, ammette di amare particolarmente i metodi sperimentali in scienze e matematica. I numeri cominciano a parlare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessun commento:

Posta un commento