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mercoledì 27 luglio 2011

Nei locali parte la colletta: una birra in meno a favore dei delfini


23 luglio 2011 — pagina 16 sezione: Cronaca

BOLZANO. Rinunciare a una birra per liberare una nave che combatte la pesca illegale e difende l’ambiente. La migliore risposta a chi invita a consumare alcol per premi più o meno goliardici arriva dal bolzanino Fabrizio Setti. Letta sull’Alto Adige la notizia della discussa festa, poi annullata, al Downtown, Setti ha fatto piazza pulita dei vari moralismi e, sempre attraverso le pagine di Facebook, ha lanciato una cotroproposta. «Chiedo a tutti di mettere da parte i due euro che avrebbero speso per una birra e devolverli per aiutare l’associazione “Sea Sheperd” a pagare la cauzione di 1.411.692,87 di dollari fissata dal governo britannico per la liberazione della nave “Steve Irwin”».
Necessario fare un passo indietro: Sea Sheperd è un’associazione nata da una costola di Greenpeace e la sua nave “Steve Irwin” dallo scorso venerdì 15 luglio è in stato di detenzione nelle isole Shetland Scozzesi. «La barca - spiega Setti che ha partecipato ad alcuni incontri dell’associazione tra cui quello italiano di La Spezia - è vittima di un contenzioso con l’azienda maltese Fish and Fish contrastata per una serie di attività illegali nella pesca del tonno rosso. Dopo un sabotaggio la ditta di Malta chiede un indennizzo. Nel caso questi soldi non venissero pagati c’è il rischio della confisca e della messa all’asta».
Rinunciare al boccale, insomma, potrebbe salvare un delfino. Le donazioni saranno possibili in alcuni locali di piazza Erbe questa sera e ogni weekend: hanno aderito Nadamas, Margi e lo stesso Downtown. (a.c.)

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