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martedì 12 luglio 2011

Rizzolli (Unione): «Serve un regolamento»


01 luglio 2011 — pagina 12 sezione: Cronaca

BOLZANO. «Non critichiamo a prescindere l’arrivo di indiani e pachistani, ma dobbiamo aiutarli a capire quale sia il valore aggiunto di Piazza Erbe». Thomas Rizzoli, voce importante del commercio cittadino, cerca di capire perché le bancarelle siano sempre meno attrattive per i commercianti autoctoni.
«Prima ancora della concorrenza o della situazione organizzativa credo che a pesare siano anzitutto le difficoltà di un lavoro durissimo che costringe a rimanere attivi dall’alba alle 20 con ogni condizione meteo». Disposti al sacrificio, dunque, rimangono gli stranieri, ma così muta pure l’offerta complessiva dei prodotti. «E’ qui che entra in gioco la pubblica amministrazione che deve essere capace di salvaguardare la specificità dell’offerta “pilotando” le licenze. Non è possibile, infatti, che il regolamento specifico si sia arenato da tempo attorno al dettaglio del banco del pesce, quando a contare dovrebbe essere la sostanza di un mercato che finisce su tutte le guide turistiche. Da una parte ci vuole una cura maggiore dell’arredo urbano dall’altra un confronto con i nuovi stranieri. I titolari possono cambiare, ma le bancarelle, l’offerta dei prodotti e alcuni dettagli fondamentali devono rimanere fedeli alla tradizione». C’è spazio, infine, per un plauso alla cogestione tirolese pachistana di Irma Gamper e Amer Raza. «Penso - conclude Rizzolli - che si tratti di un esperimento da seguire con curiosità e di una mossa intelligente da parte della famiglia pachistana che in questo modo si cala nella realtà. E’ questo l’atteggiamento che dobbiamo incoraggiare».

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