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giovedì 25 agosto 2011

Condominio Garibaldi: in arrivo due esposti


Violazione della legge Bossi-Fini e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: queste le ipotesi di violazione contenute nell’esposto che Maria Teresa Tomada, consigliere comunale Pdl, consegnerà giovedì al procuratore della Repubblica Guido Rispoli in merito alla situazione del condominio “Garibaldi” al civico 20 dell’omonima strada. L’inchiesta portata alla luce dal nostro giornale vive così di un nuovo capitolo dopo le esortazioni di intervento al Comune da parte dell’assessore provinciale Richard Theiner e del difensore civico Burgi Volgger. Non solo, il comitato di residenti che per primi avevano denunciato una situazione di convivenza difficile e spregio delle più elementari norme di igiene o sicurezza sta raccogliendo materiale utile per la presentazione di un secondo esposto già approvato in assemblea. Nel frattempo torna viva la richiesta di una netta presa di posizione da parte del sindaco Luigi Spagnolli considerato colpevolmente latitante sulla questione.
L’esposto di Tomada, come detto, muove i passi dagli articoli pubblicati nelle scorse settimane dall’Alto Adige e chiede alla Procura che venga data risposta a pesanti interrogativi rimasti in sospeso. "Quanti sono – domanda la consigliera comunale – i residenti regolarmente registrati all’anagrafe alloggio per alloggio e come e quando vengono effettuati i controlli incrociati?". Sulla questione si era espresso in passato l’assessore ai lavori pubblici Luigi Gallo circoscrivendo le facoltà del Comune al singolo accertamento di presenza del residente. "Bene – riprende Tomada – allora chiediamo che vengano mostrati i verbali di visita previsti per legge con relativi dati per ogni singola porzione materiale. Vogliamo sia certificato, insomma, il rispetto della legge provinciale che prevede una metratura di non meno di 28 mq per persona e certamente non giudica accettabile una situazione in cui sette persone abitano in 50mq come testimoniato dagli articoli". Un ruolo centrale nella situazione creatasi nel condominio lo gioca il meccanismo degli affitti, in buona parte gestiti direttamente da proprietari altoatesini. La sensazione è che il sottobosco di subaffitti e frazionamenti sia tutto da esplorare. "Chiediamo venga verificato se esistano reati penali a carico sia dei proprietari sia degli affittuari per la violazione della legge Bossi-Fini in merito al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ricordiamo che il proprietario ha il dovere di vigilare e può considerare un eventuale subaffitto elemento di giusta causa per la risoluzione di un contratto. Le responsabilità vanno appurate e chiarite". Un ulteriore punto dell’esposto tocca il tema dei diversi clandestini presenti nell’immobile: "Parlano liberamente di essere privi di documento e affermano di pagare 150 euro mensili per un posto letto. Ci domandiamo di cosa vivano queste persone e se non siano protagoniste di attività illecite". L’ultima considerazione del documento è una stoccata al sindaco Luigi Spagnolli: "Vogliamo sia accertato se il sindaco, pubblico ufficiale tenuto a tutelare la salute pubblica assieme all’Asl, abbia emesso ordinanze per il ripristino della salubrità ed igienica dei luoghi e abbia fatto effettuare controlli dai vigili urbani sul sovraffollamento degli alloggi e il diritto al decoro ed alla salute dei residenti regolari". L’amministrazione comunale, insomma, viene coinvolta in modo pesante nella questione dall’esposto: stessa direzione intrapresa dal comitato di inquilini che si prepara a sua volta a presentarsi in procura dopo aver vagliato la possibilità di una class action per danni contro piazza Municipio. "Abbiamo approvato in assemblea – fanno sapere i residenti – la strada dell’esposto e lo presenteremo con l’aiuto del consigliere comunale Claudio Degasperi (Lega Nord). Nel frattempo, però, chiediamo all’assessore Mauro Randi di incontrarci pubblicamente, al sindaco di prendere una posizione precisa sulla situazione e al presidente di Circoscrizione Rainer Steger di fornirci le risposte che ci aveva promesso qualche settimana fa". La palla, quindi, passa adesso nelle mani della Procura che potrà decidere se archiviare gli esposti in arrivo oppure entrare ne merito con le verifiche. La vicenda, infine, troverà pure uno sbocco all’interno degli organi comunali. "Presenterò – chiude Tomada – un’interrogazione per tutti quegli aspetti che sono di stretta competenza dell’amministrazione".

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