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mercoledì 21 settembre 2011

Chi cerca il suo Musa?


Ahmed Musa in azione con la maglia dell'olandese Venlo

 A soli 16 anni l’Istituto di statistica internazionale IFFHS lo infila diretto nella lista dei 140 giocatori più forti del mondo, in questa stagione è stato uno dei migliori in un mondiale e ha già deciso una partita clou del proprio campionato. Sembra il profilo di un giovane talento di qualche cantera e invece parliamo di Ahmed Musa, attaccante nigeriano di appena 19 anni in forza al VVV-Venlo in Olanda e protagonista con la propria nazionale al mondiale under 20 giocato in Colombia quest’estate. Per capire la capacità di sfondamento di Musa, comunque, basta citare qualche cifra come i 18 gol in 33 partite segnati con il Kano Pillars nel campionato nigeriano, il che non sembra un dato particolarmente incisivo se non si considera che mai nessuno nella storia del Paese era riuscito a fare altrettanto. Ecco perché l’IFFHS l’ha infilato tra i 140 giocatori migliori al mondo e il Venlo se l’è portato a casa senza pensarci troppo. Dopo una stagione di assestamento europeo con 5 gol in 23 partite, quest’anno Musa ha già segnato una doppietta all’Ajax e si è ripetuto nella settimana successiva contro il Twente. Due delle squadre più blasonate d’Olanda sono già state colpite, con l’aggiunta di un assist resto mancia. Non è un mistero che il Venlo avrebbe voluto Musa ben prima del suo effettivo arrivo, posticipato per motivi legali a dopo il compimento del diciottesimo compleanno. I numeri del mondialino disputato in terra sudamericana sono ancora più significativi: 5 partite, 3 assist e 3 gol, una media che sarebbe fantastica persino per un giocatore di hockey. Non a caso l’Adidas ha inserito Musa nella lista dei dieci migliori giocatori della competizione insieme all’interista Coutinho. Il tutto, comunque, senza perdere di vista la Nazionale maggiore che appena può lo convoca e che in qualche occasione l’ha anche visto prendere il posto dell’interista Obi, oltre che segnare una marcatura al Kenya.  Solo un infortunio, oltretutto, ha costretto il ct Lagerback a rinunciare a Musa per Sudafrica 2010. Va tenuto in considerazione, oltretutto, che Musa è un attaccante esterno, quindi di fatto una seconda punta e all’occorrenza: le percentuali realizzative da cannoniere, in quest’ottica, sono da considerare un surplus importante. Da ambidestro, inoltre, si rende utilizzabile ovunque in un ipotetico attacco a tre: calzerebbe perfetto all’ultima linea della Roma, non fosse che nella capitale stanno già stretti. La conformazione fisica, invece, è forse da rinforzare dati i soli 62 chili distribuiti su 1 metro e 70: per l’Italia, ma anche per l’Europa di alto livello, ci vuole un poco di volume in più. Come tradizione per i nigeriani, invece, Musa può contare su una velocità notevole abbinata a una discreta tecnica. Disciplina ferrea, invece, testimoniata dai soli 4 cartellini gialli rimediati in tutta la carriera.
 La posizione contrattuale di Musa è di un contratto sottoscritto con il Venlo fino al giugno 2013 per un valore stimato da “Transfermarkt” in 1 milione tondo tondo, investimento sostenibile praticamente da tutte le nostre squadre di serie A. L’agenzia che cura gli interessi di Musa è la “Just Football” nella persona di Michael Sommer, la stessa di Bonucci, Lamela, Forlan, Mesto e Ambrosini. I ganci con l’Italia, insomma, ci sono e sono belli saldi. Lo stesso Musa pare avere le idee chiare: “Alla fine della stagione – le sue parole – conto di lasciare il Venlo e vagliare le proposte per fare un ulteriore salto di qualità”. Ben fisso pure il concetto di squadra espresso in un’intervista ai tempi della militanza al Kano Pillars: “Vero che ho stabilito il record di segnature in Nigeria, ma non sono d’accordo con quei giornalisti che identificano il club con me. Il Kano Pillars è formato da tutti i miei compagni e ha un’anima indipendente dai singoli”. Lui corre forte e le nostre squadre?
Alan Conti  

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